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Eventi | 23 febbraio 2019, 10:32

"La violenza sulle donne: combatterla, riconoscerla e prevenirla". Incontro dei Lions con il questore di Asti

L'incontro, ha favorito riflessioni su sicurezza, prevenzione e dialogo

L'incontro al ristorante La Grotta

L'incontro al ristorante La Grotta

Giovedì 21 febbraio, si è svolto al ristorante La Grotta di Asti, un meeting che ha visto gli associati del Lions Club  all’ascolto attento ed  emotivamente coinvolto, del Questore della provincia di Asti dottoressa Alessandra Faranda Cordella e della dirigente la Divisione Polizia Anticrimine  Daniela Campasso che hanno illustrato al folto pubblico il tema della serata “ La violenza sulle donne : combatterla, riconoscerla e prevenirla “.

Il Questore ha aperto la riflessione delineando i tratti filosofici dell’ordine e della  sicurezza pubblica come incarico affidatole quale Autorità Provinciale di pubblica sicurezza, ed in particolare attuato mediante le tante iniziative quotidianamente attuate per realizzare il controllo del territorio, addentrandosi letteralmente nella spiegazione e descrizione avvincente anche dell’operatività degli Uffici della Questura.

Ha ricordato agli ospiti Lions lo storico percorso che la Polizia di Stato ha realizzato sin dagli anni ’60 con l’introduzione del Corpo di Polizia Femminile che per prima si è occupata specificamente della accoglienza e delle indagini a favore donna e delle fragilità che derivano dall’essere vittima di rapporti affettivi malati, e che prosegue tradizionalmente nella fondamentale articolazione della Questura costituita dalla Divisione Polizia Anticrimine.

Il Questore ha sottolineato con chiarezza e decisione il tema a lei caro della necessità di confronto ed interazione costanti con le altre istituzioni, enti ed associazioni che si occupano dei temi che riconducono alla sicurezza e, specificamente, alla tutela della donna vittima di atti persecutori, di maltrattamenti, violenze ed abusi.

E’ stata  poi lasciata la parola al Dirigente proprio della Divisione Anticrimine dottoressa Campasso che ha tratteggiato la difficoltà e l’indecisione che sovente prova la vittima nel momento in cui occorre interrompere un relazione violenta, e l’impegno che gli Uffici specializzati della Questura pongono nell’aiutarla  a vincere la tentazione di rimanere con l’abusante in virtù di pressioni famigliari, di timori di ripercussioni per i figli, vittima anche di un processo di svalorizzazione e denigrazione che il maltrattante quasi sempre pone in essere.

In un sottile passaggio tra gli strumenti legislativi finalmente a disposizione  negli ultimi decenni, sono state spiegate le conseguenze virtuose delle scelte che la donna può fare, fornendo anche spunto dai tanti casi di chi ce l’ha fatta, anche nel nostro territorio ed ora coopera insieme alle istituzioni ed alle associazioni a veicolare  questo messaggio di coraggio, affinchè quel valore di uguaglianza diventi effettivamente autentico e perché ogni episodio di violenza contro una donna è una sconfitta per tutti.

Interessanti e stimolanti gli interventi di medici,  avvocati ed insegnanti presenti, tutti sicuramente convinti della necessità che contributi sociali debbano essere forniti in un sistema di prevenzione, di conoscenza del fenomeno e anche di affermazione della cultura del rispetto, che parte sin dalla più tenera età con la formazione di famiglie e scuola.

Decisamente centrata  la frase di E. Wiesel scritta dai Lions Asti Host sulla brochure della serata “Non bisogna  stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l’oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato".

Comunicato stampa

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