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Attualità | 25 marzo 2019, 14:17

Asti punta agli USA e si posiziona sul podio delle province più rappresentata a 'TO taste 2019'

Nel corso della due giorni torinese sono in programma oltre 550 incontri B2B tra imprese piemontesi e 20 buyer esteri selezionati dalle Camere di Commercio italiane all’estero di Stati Uniti, Canada e Messico

Asti punta agli USA e si posiziona sul podio delle province più rappresentata a 'TO taste 2019'

Si apre oggi a Torino, presso il Centro Congressi Torino Incontra, la prima delle 2 giornate di  “TO Taste 2019” evento organizzato da Assocamerestero - l’Associazione di Unioncamere e delle Camere di Commercio italiane all’estero (CCIE) - e dalla Camera di Commercio di Torino. L’iniziativa propone oltre 550 incontri d’affari B2B per più di 200 imprese del Piemonte che operano nel food & beverage.

Forte la presenza di imprese del settore vini e bevande alcoliche (50%), seguite da quelle del comparto dolciario (14%), del riso e della pasta (9%), di altri confezionati alimentari (9%) e dei prodotti lattiero-caseari (7%). Tra le provincie più presenti quella di Cuneo con 92 imprese, Torino con 43 e Asti con 31. Seguono con una buona presenza anche le province di Alessandria e Vercelli.

Tra queste imprese oltre il 94% conta meno di 50 dipendenti e il 64% vede l’export contare almeno per oltre il 10% del fatturato. Tra le zone geografiche di maggior interesse l’Europa, seguita dall’Nord America e dall’Asia. In quarta e quinta posizione rispettivamente il Medio Oriente e l’Oceania.

“Assocamerestero con le Camere di Commercio italiane all’estero sta lavorando già da tre anni grazie al progetto “True Italian Taste” per aumentare la conoscenza tra i consumatori esteri dei prodotti 100% made in Italy, – afferma Gian Domenico Auricchio, Presidente di Assocamerestero – e in questo modo vogliamo favorire scelte di acquisto consapevoli rispetto al fenomeno assai diffuso dell’Italian sounding. In Piemonte abbiamo già realizzato un’importante azione di incoming l’anno scorso, con una delegazione nordamericana di top expert del food alla scoperta delle eccellenze agroalimentari italiane; e oggi torniamo sul territorio per rafforzare l’internazionalizzazione delle imprese, con 20 buyers  operanti nelle filiere del retail, ingrosso, e-commerce e ho.re.ca.  individuati dalle CCIE anche sulla base del grande interesse che i nostri prodotti incontrano in Nord America.” 

Il fenomeno dell’Italian sounding alimenta un giro d’affari di circa 100 miliardi di euro l’anno, includendo anche i danni arrecati dalla vera e propria contraffazione.

A questa edizione partecipano agli incontri B2B 20 importatori e distributori esteri selezionati da 9 Camere di Commercio italiane all’estero di Stati Uniti, Canada e Messico. Nel 2018 l’export del comparto agrifood del Piemonte ha raggiunto quasi 6 miliardi di euro (+8,4% rispetto al 2017) e, sebbene l’Europa resti ancora il primo mercato di destinazione, il Nord America – in particolare gli Stati Uniti – si riconferma il principale tra i mercati extra UE per l’agroalimentare (il 7,8%; +7,3% rispetto al 2017).

“Oltre ad essere un ottimo esempio di collaborazione all’interno dell’ampia rete internazionale delle Camere di commercio, il progetto è per noi strategico, perché sarà possibile incontrare buyer estremamente interessati al prodotto italiano: ben un quarto di essi realizza con il Made in Italy il 100% del suo fatturato. Cosa cercano qui? Produzioni artigianali di alta qualità, ma anche nuove proposte all’insegna dell’innovazione, per contratti di distribuzione diretta o di rivendita con propri marchi – commenta Vincenzo Ilotte, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Le nostre imprese hanno risposto con entusiasmo all’invito e tra quelle selezionate dai buyer compaiono anche piccole realtà: il 35% realizza all’estero meno del 10% del fatturato. Proprio per questo l’opportunità è ancora più interessante per crescere in mercati internazionali ancora inesplorati”.

Il progetto “True Italian taste” riserva una particolare attenzione anche ai prodotti agroalimentari certificati, che sono sempre più conosciuti e ricercati in tutto il mondo. L’Italia detiene il primato mondiale di 822 Indicazioni Geografiche registrate a livello europeo per il settore Food (299) e Wine (523), per oltre 15 miliardi di valore alla produzione, che si traducono in 8,8 miliardi di valore all’export (2017) e il Piemonte può contare su 83 prodotti food & wine certificati, con un valore alla produzione che supera il miliardo di euro - vale a dire il 7,8% del totale nazionale.

Redazione

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