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Cultura e tempo libero | 08 maggio 2019, 18:30

Gli appuntamenti del weekend del Diavolo Rosso

Tra gli ospiti Mox e Jacopo Perosino

Mox

Mox

Venerdì 10 maggio dalle 21.30 Indi(e)avolato presenta Mox. 

Mox 

La rassegna Indi(e)avolato torna al Diavolo con Mox, artista indipendente romano, che presenterà il suo disco "Figurati l’amore", un album raffinato e autorevole, autoironico, impegnato eppur leggero, dove il topos del sentimento è declinato in tutte le sue forme più disparate. La chitarra, grande protagonista di questo esordio discografico, è il fil rouge che ben salda e collega il cantautorato italiano alla freschezza di un musicista contemporaneo. La produzione è stata affidata al duo Federico Nardelli / Giordano Colombo, capaci di leggere e valorizzare il talento musicale di un cantautore dal grande spessore poetico, che nella sua voce ruvida e nei suoi testi ispiratissimi, ha la chiave di lettura più immediata. "Figurati l’amore" è un album che ha la pretesta di farsi cantare, applaudire, fischiettare ed ascoltare a più riprese. Ingresso up to you.

Jacopo Perosino 

Sabato 11 maggio dalle 21.30 Jacopo Perosino live.

L’artista astigiano Jacopo Perosino presenterà al Diavolo Rosso il suo disco d'esordio Retrò, un album nel quale ogni brano vive in una sorta di stanza sonora a lui dedicata (fra rock, blues, pop, echi musicali dell'Est europeo e sapori circensi) come fosse un'ambientazione scenografica in musica fatta anche di rumori e suggestioni. Un modo di costruire un lavoro discografico che la dice lunga sulla vocazione dell'autore al teatro e quindi alla canzone teatrale. Se si chiede a Jacopo Perosino di descrivere il suo primo album con poche parole, lui risponde che “Retrò è un disco che tiene compagnia parlando di solitudini, racconta l’assenza che genera mostri e fa risuonare le anime come vuoti a perdere e mai a rendere”.

BIOGRAFIA JACOPO PEROSINO

Jacopo Perosino, astigiano, classe 1988, esordisce nel 2011 al festival “A sud di nessun nord” con alcuni varietà e improvvisazioni di teatro-canzone. Il 2012 è anche l'anno in cui avvia il collettivo musical- teatrale Noàis, con il quale produrrà un disco e alcuni spettacoli, assieme ad alcuni musicisti e performer del panorama locale. Nel frattempo scrive un monologo per il teatro, "Figli del 68", che va in scena ad AstiTeatro 35. Nel 2014 produce e registra con il collettivo Noàis e Archensiel Studio di Paolo Penna un album intitolato Lanterne (Punto Rec Studios edizioni). Il disco ottiene alcune recensioni importanti e consensi ed è inserito nei 40 finalisti per la “Targa Tenco per la Migliore Opera Prima”. Alterna la musica al teatro, con la stesura, le musiche e l’interpretazione del recital “Femmes dans la rue”, storie di donne coraggiose e poco ricordate. Nel 2015 vince con il brano inedito "Levante" il premio “Colline di Torino- InediTo”, nella sezione testo-canzone, presso il Salone del Libro di Torino. Tra il 2015 e il 2016 si esibisce con i Noàis in importanti rassegne nazionali quali Collisioni, Aria di Festival, ResetFestival, Tenco Ascolta, fino a concludere il tour promozionale in Germania presso lo storico Rondellkonzerte Music Festival. Nel 2017 inizia i lavori del primo album solista, Retrò, avvalendosi della collaborazione di Paolo Penna (già chitarre e arrangiamenti Noàis) e di Giulio Rosa (Roy Paci, Vinicio Capossela, Bandakadabra, ecc.). La produzione artistica viene curata da Fabrizio “Cit” Chiapello presso lo storico Transeuropa Recording Studios di Torino. Pubblicherà a breve un pamphlet tratto dal monologo “Figli del 68”, edito da Chinaski Edizioni. Ingresso gratuito

Wide Eyes Factory presenta Waves 

 

Domenica 12 maggio dalle 21.30 Wide Eyes Factory presenta Waves, L’altro volto della musica italiana (documentario). Waves è un lavoro di Marco D’Almo e Francesco Ferraris che, partendo dal palco del Flowers Festival di Collegno, organizzato da Hiroshima Mon Amour, rispecchia quelli di tutta Italia in cui i nomi indipendenti cominciano a registrare grandi numeri, strizzando l'occhio alle major e preannunciando una vera rivoluzione a livello artistico e discografico. Il docufilm, che vede la partecipazione tra gli altri di Brunori Sas, Levante, Willie Peyote e Bianco. Il documentario è stato realizzato da Wide Eyes Factory, realtà creativa torinese, fondata nel 2016 da Marco D’Almo e Lorenzo Ritorto, che si occupa di produzioni audiovisive, fotografia e design.

Oltre a numerosi progetti fotografici e cinematografici, Wide Eyes Factory può vantare svariate collaborazioni con importanti aziende ed enti culturali quali Hiroshima Mon Amour, OGR, Seeyousound, Politecnico di Torino, Coalvi e molti altri. Gli autori sono Marco D’Almo e Francesco Ferraris. D’Almo (classe 1996) vive e lavora a Torino, dove studia Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione al Politecnico. Dal 2016, quando fonda Wide Eyes Factory assieme al collega Lorenzo Ritorto, affianca all’attività di videomaker freelance quella di regista e direttore della fotografia in diversi progetti indipendenti. Francesco Ferraris (Torino, 1995) studia all’Università degli Studi di Torino, dedicandosi parallelamente all’attività di filmmaker. Nel 2017 entra in Wide Eyes Factory, dopo aver preso parte a numerosi cortometraggi indipendenti nelle vesti di sceneggiatore, regista e direttore della fotografia. Ingresso gratuito

Comunicato stampa

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