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Il Punto di Beppe Gandolfo | 09 dicembre 2019, 07:00

Michele Ferrero, il gigante amico

Cosa sarebbero stati i 38 comuni di quel pezzo di Piemonte, chiamato Alta Langa, senza l’ azione lungimirante di quell’ imprenditore illuminato

Michele Ferrero, il gigante amico

Chi non ricorda la vecchia pubblicità della Ferrero, quella di Jo Condor e del “gigante, pensaci tu”. A distanza di decenni mi sono tornati in mente i passaggi tv dentro Carosello, sfogliando le pagine del volume “Michele Ferrero e l’ Alta Langa – Un uomo, un’ azienda, un territorio, un amore senza fine” che viene presentato questa sera ad Alba.

Cosa sarebbero stati i 38 comuni di quel pezzo di Piemonte, chiamato Alta Langa, senza l’ azione lungimirante di quell’ imprenditore illuminato. Negli Anni Cinquanta quelle erano le terre della Malora di Beppe Fenoglio. Oggi c’ è diffuso benessere, cresce il numero di turisti, senza intaccare il radicamento all’ agricoltura fatta di vigneti e noccioleti. In particolare, proprio la Nocciola Igp Piemonte non sarebbe quel che è, senza l’ opera del signor Michele, come veniva chiamato Ferrero da Cortemilia a Murazzano, da Roccaverano a Cravanzana.

Ricordo ancora benissimo le corriere bicolori (giallino e tinta Nutella) che si inerpicavano su per le colline di Langa per raccogliere i dipendenti e portarli a lavorare nello stabilimento di Alba e quindi ricondurli a casa, a fine turno. E quel servizio-pulmann continua ancora adesso perché la gente non deve lasciare la terra, i campi: le coltivazioni devono resistere. E nei giorni di vendemmia, spesso, potevano restare a casa per raccogliere le uve, poi magari si recupererà la produzione con un terzo turno in Ferrero.

Anche per questo ognuno dei 38 comuni dell’ Alta Langa ha voluto ricordare Michele Ferrero con l’ intitolazione di una via, di una piazza, di una biblioteca. Il segno della gratitudine, della riconoscenza di un popolo verso un imprenditore che certamente ha fatto i propri interessi (diventando uno degli uomini più ricchi del mondo) ma nel rispetto e nell’ amore di un territorio.

Non così è accaduto in altre aree del Piemonte: basti pensare al Canavese, in provincia di Torino. Dopo Adriano Olivetti (altro imprenditore illuminato) è arrivato chi ha pensato solo a spolpare l’ economia locale per i propri interessi. Per questo Michele Ferrero è considerato il “gigante amico


Beppe Gandolfo

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