Green - 31 gennaio 2020, 11:50

Legambiente lancia il progetto “Ecco”, perché… tutto torna

L’iniziativa mira a promuovere l’economia circolare con attivazione di filiere green

Legambiente lancia il progetto “Ecco”, perché… tutto torna

Promuovere l’incontro tra innovazione e sostenibilità per la nascita di nuove competenze green. Ridurre la produzione di rifiuti, incentivare il riuso dei materiali, aumentare la sostenibilità dei territori, favorire l’innovazione e lo sviluppo di nuove competenze: Da queste sempre più pressanti necessità nasce il progetto ECCO (Economie Circolari di Comunità), con l’intento di promuovere l’incontro fra economia circolare, economia civile e inclusione sociale tramite un approccio integrato mirato allo sviluppo di nuove opportunità occupazionali e sociali.

Un obiettivo decisamente ambizioso ma realizzabile grazie alla rete dei Ri-hub, poli di “cambiamento territoriale” che coinvolgeranno cittadini, insegnanti, studenti, rappresentanti di associazioni e istituzioni in attività di educazione alla sostenibilità e di promozione dei principi dell’economia circolare, oltre che di formazione diretta all'attivazione di filiere economiche sostenibili.

Il progetto ECCO è stato lanciato attraverso un collegamento in videoconferenza – gestito dalla sede nazionale di Legambiente a Roma, con i 16 Ri-hub disseminati in 13 regioni italiane – alla presenza di Serena Carpentieri (vicedirettrice Legambiente Nazionale), Lorenzo Barucca, Alessio Di Addezio (responsabili del progetto), Carlo Andorlini (Legambiente Economia Civile), Nicolas Denis (Reware), Marco Gisotti (giornalista ambientale) e Riccardo Morri (Università Sapienza di Roma).

Ciclomeccanica, mobilità sostenibile, riparazione di elettrodomestici, rigenerazione di materiali informatici ed autoproduzione, gestione di orti sociali e aree verdi, upcycling. Sono solo alcuni degli esempi dei green jobs e delle filiere sostenibili avviate e implementate dal progetto ECCO, in luoghi particolari, scelti specificatamente in strutture abbandonate o degradate, trasformate in funzionali eco-cascine e green stations dove scambiare competenze e sviluppare professionalità virtuose ed economicamente sostenibili.

“ECCO ha l’obiettivo di mettere in rete e dare visibilità a tutte quelle realtà circolari che esistono e sostenere quelle stanno per nascere sul territorio, usando come guida le 8 ERRE del progetto: ridurre, riparare, riusare, riciclare, rigenerare, ripensare, riabilitare e ripartire. Puntare sull’economia circolare e civile non solo per migliorare la nostra qualità di vita, ma anche per favorire inclusione sociale e sviluppare nuove competenze”, ha dichiarato Serena Carpentieri, icvedirettrice di Legambiente.

“In Piemonte – ha dichiarato Giorgio Prino di Legambiente Piemonte – è stato attivato il Ri-hub di Alpignano, presso il Centro Educazione Ambientale Cascina Govean, un’eccellenza assoluta in tema di formazione e di percorsi educativi. Da oggi sarà anche uno dei poli del progetto Ecco, centrando le proprie attività su due filere specifiche: la prima è quella agro-alimentare e dell’eco-turismo, la seconda è quella della rigenerazione di grandi elettrodomestici in collaborazione con il partner di progetto Ri-Generation (https://www.ri-generation.com/it/) . Ma voglio evidenziare quello che sarà il valore aggiunto del progetto ECCO, ovvero riuscire a reintegrare giovani nel mondo del lavoro attraverso nuove competenze verdi e l’attivazione di filiere economicamente sostenibili”.

Il progetto ECCO, coordinato da Legambiente, è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Avviso 1/2018) e avrà la durata di 18 mesi.

Comunicato stampa

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