Un Istituto dell'eccellenza, un fiore all'occhiello per la nostra città.
È l'Istituto professionale Castigliano di Asti, che questa mattina ha presentato al pubblico e inaugurato il nuovo laboratorio Innovativo di Simulazione Socio - Sanitaria con Sistema Domotico del Corso Servizi-Sanità e Assistenza Sociale. Si tratta del primo e unico laboratorio di simulazione scolastico in tutta Italia.
Presenti all'importante momento inaugurale anche l'ex Dirigente Scolastico del Castigliano, Ugo Rapetti, l'Ufficio Scolastico Regionale con Sergio Blazina, il consigliere provinciale Andrea Giroldo e l'Amministrazione comunale con il sindaco Maurizio Rasero e gli assessori Mariangela Cotto ed Elisa Pietragalla.
Giovani che vogliono aiutare
"Abbiamo giovani ragazzi che hanno voglia di aiutare gli altri. Non potremmo desiderare di più scolasticamente parlando. Sono orgoglioso di questo nuovo progetto", ha dichiarato il Dirigente Scolastico Franco Calcagno.
Il laboratorio, che inizierà formalmente le attività nel secondo quadrimestre, sarà utilizzato soprattutto dai ragazzi degli ultimi tre anni dell'Istituto.
Cervelli astigiani, restate ad Asti
"Il Castigliano è un Istituto che dà la possibilità di formare giovani da un punto di vista lavorativo. È sempre stato all'avanguardia, proponendo corsi nuovi e aggiornati. Dobbiamo formare professionalità e riuscire a tenerle ad Asti. Come Amministrazione, abbiamo il dovere di preservare questa eccellenza", ha sottolineato il sindaco di Asti, Maurizio Rasero.
L'Istituto continua a lavorare nel nome della rete, creando e mantenendo vive collaborazioni proficue con l'ASL AT e il Polo Universitario di Asti.
Manichino intelligente e domotica
Il laboratorio, equipaggiato da un sistema domotico davvero avanguardistico, consente di interagire con un manichino iper tecnologico. Attraverso il manichino, è possibile simulare diverse patologie e rilevare parametri vitali, come se ci si rapportasse con una persona in carne e ossa.
Imparare: fare e vedere
Il laboratorio è anche dotato di un'anticamera, con un grosso schermo, su cui vengono proiettati gli interventi di simulazione svolti dai ragazzi, così da poter essere valutati dagli insegnanti. Inolte, il laboratorio contiene due microscopi e varie attrezzature per la movimentazione.
Lo spunto danese
"L'idea è nata durante un soggiorno in Danimarca. Entrai in una scuola e rimasi profondamente colpita dai laboratori di simulazione usati per la didattica. Decisi allora di provare a importare questo sistema anche al Castigliano di Asti", spiega la professoressa Emanuela Musso, referente del progetto.
Il laboratorio, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie ai finaziamenti europei PON e al gruppo lavoro della scuola, porta con sé un messaggio di innovazione e cambiamento didattico.
L'appello di Marcella: "Garantiteci l'accesso diretto al lavoro"
Un appello, però, non passa inosservato.
"Il nostro corso di studi non ci permette di entrare subito a contatto con il mondo lavorativo, cosa che invece gli altri indirizzi consentono. Chiediamo alla Provincia e alla Regione di aiutarci in questo, di modo che anche questo corso possa garantire subito l'accesso al lavoro", spiega la giovane studentessa Marcella.
Un ultimo passo, la ciliegina sulla torta, che potrebbe davvero fare la differenza.
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