Economia e lavoro - 03 febbraio 2020, 18:00

Romano e Matrisciano (M5S): "Chiariamo il funzionamento della fase II del Reddito di Cittadinanza"

Riceviamo e pubblichiamo una nota dei pentastellati, in risposta ai dubbi sollevati dall'assessore Marcello Coppo

Immagine di repertorio

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Riceviamo e pubblichiamo una nota dei pentastellati, in risposta ai dubbi sollevati dall'assessore Marcello Coppo.

Inviamo questa lettera per chiarire il funzionamento dell’attuazione della Fase II del Reddito di Cittadinanza, visti i dubbi sollevati e le imprecisioni riportate dall’assessore comunale astigiano Marcello Coppo.

L’attivazione dei PUC (Progetti utili alla collettività) è prevista dalla legge istitutiva del Reddito di cittadinanza che impone ai comuni l'obbligo attraverso vari step. Il primo è la delibera del Consiglio Comunale che dà il via libera alla convenzione con il Ministero per la piattaforma GEPI: un’applicazione sviluppata per semplificare il lavoro degli assistenti sociali nell'accompagnare i beneficiari del Reddito di Cittadinanza convocati dai servizi sociali dei Comuni. Una volta approvata, poi, saranno consegnate le credenziali per attivare e gestire i Patti per l'inclusione sociale che riguardano i percettori del RdC e in particolare il monitoraggio, la valutazione e il controllo del programma del Reddito di cittadinanza.

Il secondo step prevede l’attivazione dei PUC, che consentono una volta operativi la convocazione dei percettori di reddito, che dovranno svolgere un servizio utile per la collettività di almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. Se il beneficiario del Reddito non adempie l'obbligo una volta attivato il Puc senza motivo perde il diritto al beneficio

Gli unici costi che il Comune dovrà sostenere sono: un dipendente per la gestione del GEPI (che può essere selezionato dai dipendenti già in servizio, annullando il costo) e la spesa per l’assicurazione INAIL. Quest’ultima, però, è momentanea, perché rimborsata attraverso un fondo ministeriale già attivo e capiente.

Svariate amministrazioni locali guidati da partiti diversi dal M5s stanno cercando di boicottare la corretta applicazione delle norme sul RdC, forse perché sono prevenute rispetto alla bontà della misura e non ammettono i risvolti positivi di questo strumento di politica attiva del Lavoro, quale è appunto il Reddito di Cittadinanza, per tante famiglie che prima della sua introduzione vivevano al di sotto della soglia media di povertà.

Speriamo di aver fugato ogni dubbio e rimaniamo a disposizione dell’amministrazione comunale per ulteriori chiarimenti.

Cogliamo l’occasione per invitare l’assessore a un evento pubblico in programma venerdì 7 febbraio ad Acqui Terme, dove avrà modo di poter parlare e chiedere numi sulla corretta applicazione delle norme per la parte di competenza dei Comuni direttamente alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

On. Paolo Romano
Sen. Mariassunta Matrisciano

Al direttore

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