Politica - 06 febbraio 2020, 18:00

Aumentano ancora le tensioni tra il socio privato di Asp e l’Amministrazione comunale

La lettera di convocazione di un incontro, non inviata al presidente di NOS, ha provocato la piccata reazione di quest’ultimo

Che il “clima” tra i soci di Asp – ovvero il Comune di Asti che ne detiene la maggioranza e NOS (consorzio tra Asta, Amiat, Smat, Ireti, Gtt che detiene il 45% del capitale della multiutility) – sia tutt’altro che idilliaco è voce che negli ambienti politici ed economici cittadini gira, con insistenza, ormai da tempo. Ad ulteriore riprova di ciò, però, giunge ora uno scambio di lettere tra il sindaco Maurizio Rasero e il presidente di NOS Paolo Romano (solo omonimo del deputato astigiano del Movimento 5 Stelle)

Alla mossa del primo cittadino – che il 21 gennaio scorso, in seguito al pronunciamento dell’ANAC sulla controversa vicenda del teleriscaldamento, ha invitato, non è dato sapersi se per errore degli uffici o per scelta, una richiesta di incontro ai soci che compongono NOS, ma non al presidente  – quest’ultimo ha replicato una decina di giorni dopo ampliando il bacino dei destinatari anche al presidente Boccia e ai consiglieri comunali, fornendo di fatto elementi sulla base dei quali quelli di minoranza hanno redatto una nota congiunta in cui chiedono a Rasero di far chiarezza sul futuro della importante partecipata. (CLICCA QUI per rileggere l'articolo)

La voce di Asti ha ottenuto copia della lettera dell’ing. Romano (che, giova ricordarlo, non è documento secretato ma normale scambio di mail), nella quale traspare, in più passaggi, una tutt’altro che celata irritazione per l’iter quantomeno anomalo con cui ha saputo della richiesta di convocazione.

“Dopo un primo momento di perplessità, dettato dal fatto che non si comprende a cosa si riferisca scrive l’jng. Romano – , abbiamo ritenuto che la richiesta di incontro formulata dal Sindaco sia rivolta a coloro che partecipano al capitale di NOS (che non risulta fra i destinatari) e che l'oggetto dell'incontro sia Asp (anch'essa mai citata). Stando così le cose, riteniamo che il Sindaco abbia piacere di allargare la platea dei soggetti che andranno a partecipare all'incontro richiesto coinvolgendo anche i soci di NOS. (...) Allo stesso tempo riteniamo che sia opportuno allargare la platea dei soggetti invitati anche a coloro che partecipano "all'assemblea" del Comune di Asti, e dunque ai componenti del Consiglio comunale”.

Il manager – “per prepararsi adeguatamente all’incontro”, scrive – ripercorre poi i passaggi che, a partire dal 2001, quando il Comune di Asti bandì una gara per individuare un socio privato cui cedere il 45% di Asp, hanno portato alla situazione attuale. La configurazione che ha portato ad optare per NOS – scelto “non solo sull'offerta economica, ma anche sul piano industriale che il socio privato stesso era chiamato ad attuare mediante l'amministratore delegato che sarebbe stato da lui di volta in volta designato”è stata attuata e rispettata nel tempo, con la successione di molteplici amministrazioni comunali che hanno sempre confermato l'impostazione originaria (...) Nessuna contestazione è mai stata mossa, nessuna impugnazione, nessun atto in autotutela, fin tanto che nel giugno 2017 il dott. Rasero è stato eletto Sindaco di Asti”.

Considerazione cui fa seguito l’affondo:Si è subito evidenziata la volontà di colpevolizzare le amministrazioni precedenti e di condizionare l'operato della società ASP. Basti pensare al cambio forzato degli amministratori (da quando è in carica l'attuale Amministrazione sono ben tre i presidenti di nomina comunale che si sono succeduti), alle infondate critiche mosse ad ASP, al tentativo reiterato di "gestire" una società che ricordiamo è nel controllo di diritto del Comune di Asti, ma vede la presenza di un socio privato titolare di una quota di rilevante proporzione, per la quale ha corrisposto un significativo prezzo d'acquisto”.

“A causa dunque dell'evidente impossibilità di procedere a formulare contestazioni nei confronti della gestione di ASP – che, scrive ancora Romano, ha sempre eseguito correttamente i compiti affidati – e dei rapporti tra i soci, con un comportamento sicuramente singolare e apparentemente non dettato da esigenze di cura dell'interesse pubblico, il Sindaco di Asti ha ritenuto di inviare all'ANAC, in modo silente e senza renderne partecipe ASP che pure era intervenuta nel procedimento, un parere elaborato e sottoscritto dal prof. Leonardo Falduto, il quale ha ritenuto di poter apoditticamente denunziare presunte illegittimità e incoerenze addirittura risalenti al 2001 mai prima sollevate”.

L’ing. Romano ritiene altresì che il sindaco abbia operato un improvviso e non giustificato cambiamento, senza però ritenere di doversi neppure confrontare né con gli organi sociali di ASP, né con il socio NOS. Tale comportamento è sicuramente pregiudizievole e cagiona nocumento diffuso, sia all'interesse pubblico per la corretta prosecuzione dei servizi pubblici in concessione ad ASP, sia ad ASP stessa, sia alla coesione aziendale e alla sicurezza di chi lavora, sia a NOS nella sua qualità di aggiudicatario della gara pubblica e socio di ASP, sia ai portatori di interesse di ASP e di NOS. Per tali motivi, NOS ha fin da subito contestato il comportamento inopinatamente tenuto dal Sindaco di Asti e ha ribadito la propria riserva di agire anche in sede giudiziale per ottenere la tutela dei propri diritti e il risarcimento di ogni e qualsiasi danno nei confronti di coloro che a diverso titolo concorrono a cagionare un danno ad ASP o a NOS”.

Il sindaco ha replicato, con una missiva indirizzata ai consiglieri – alcuni dei quali hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale aperto, che potrebbe trovare ospitalità in un luogo simbolo della città qual è il Teatro Alfieri –, nella quale definisce quella del presidente Romano “una irrituale nota, sulla quale per il momento preferisco non soffermarmi”.

Concetto che il primo cittadino, da noi contattato telefonicamente, ha sostanzialmente ribadito: "E' una lettera irrituale, della quale si assume piena responsabilità chi l'ha scritta. Io, proprio perché non ho nulla da nascondere, convocherò a breve un consiglio comunale aperto, che probabilmente si svolgerà al Teatro Alfieri proprio per dar modo a tutti i dipendenti Asp di parteciparvi. Se questa persona vuole venire a dir la sua gliene sarà data facoltà".

"Teniamo comunque presente
- ha aggiunto - che solo in questi giorni ASP ha presentato i nuovi pullman per più di 500.000 euro di investimenti e il cda ha approvato un budget che prevede 7 milioni di investimenti e nuove assunzioni. Da ciò si capisce che l’operatività non si è fermata, che tutto prosegue e che, strumentalizzando, le opposizioni rischiano di fare danni all’azienda e soprattutto ai dipendenti"

Gabriele Massaro


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