Economia e lavoro - 26 febbraio 2020, 18:20

Con il pacchetto d'inverno sostenibilità competitiva al centro del semestre europeo

La Commissione ha pubblicato oggi le relazioni per paese in cui analizza le grandi sfide socioeconomiche di ciascuno Stato membro.

Con il pacchetto d'inverno sostenibilità competitiva al centro del semestre europeo

La Commissione ha pubblicato oggi le relazioni per paese in cui analizza le grandi sfide socioeconomiche di ciascuno Stato membro.

L'analisi esposta nelle relazioni per paese ricalca le linee della strategia annuale di crescita sostenibile presentata a dicembre 2019, incentrandosi sulla sostenibilità competitiva per costruire un'economia al servizio delle persone e del pianeta. Per ciascuno Stato membro è valutata inoltre l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, comprese le relative prestazioni evidenziate nel quadro di valutazione della situazione sociale che lo accompagna. Le relazioni per paese si concentrano su quattro dimensioni: sostenibilità ambientale, incremento della produttività, equità e stabilità macroeconomica.

Per la prima volta le relazioni fanno il punto dei progressi compiuti dagli Stati membri nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, evidenziando le politiche macroeconomiche e occupazionali che possono contribuire a tal fine. Analizzano anche le sfide e le possibilità che la transizione climatica ed energetica apre a ciascun paese. Nella stessa ottica indicano le priorità a cui destinare il sostegno del Fondo per una transizione giusta.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone, ha dichiarato: "Buone notizie: gli squilibri diminuiscono nell'UE. Gli Stati membri dovrebbero muovere da questa tendenza positiva per proseguire le riforme che permetteranno alla nostra economia di reggere la prova del futuro. Devono ridurre il debito, stimolare la produttività e realizzare gli investimenti giusti per compiere una transizione equa a un'economia sostenibile e inclusiva. Oggi la Commissione espone anche un'analisi specifica delle sfide di sostenibilità ambientale, nell'intento di aiutare gli Stati membri a muovere verso un'economia a impatto climatico zero."

Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: "L'occupazione è a livelli record in Europa, ma permangono disuguaglianze. Dobbiamo intensificare la lotta per una maggiore uguaglianza potenziando la dimensione sociale del semestre europeo e attuando integralmente il pilastro europeo dei diritti sociali, fra l'altro con la proposta di una disciplina del salario minimo equo, con il rafforzamento dell'agenda per le competenze e con il rilancio della garanzia per i giovani. È questa una conditio sine qua non della riuscita di una transizione verde e digitale che non lasci indietro nessuno."

Paolo Gentiloni, Commissario per l'Economia, ha dichiarato: "Muoviamo oggi il primo passo nel cammino che porterà la sostenibilità al centro della politica e dell'azione economica dell'UE. Le relazioni per paese 2020 fanno il punto dei progressi compiuti nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e comprendono una sezione specificamente dedicata alla sostenibilità ambientale. Quest'aspetto va di pari passo con il tema centrale del semestre europeo: le questioni economiche e sociali e la correzione degli squilibri macroeconomici. Il ritmo di riduzione dei livelli di debito pubblico e privato non è omogeneo e, nonostante la correzione della maggior parte dei disavanzi delle partite correnti, restano preoccupazioni per le situazioni di avanzo ingente."

Constatazioni fondamentali delle relazioni per paese

Il Green Deal europeo punta a far sì che l'Europa diventi il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. Le relazioni esaminano specificamente le questioni collegate alla sostenibilità ambientale. L'analisi che riportano in tema di riforme e di principali necessità di investimento in settori quali l'energia, i trasporti e l'edilizia può guidare l'azione politica degli Stati membri in linea con questa priorità.

Le relazioni per paese rilevano che persistono livelli di disoccupazione sensibilmente diversi da uno Stato membro all'altro, mentre la povertà e l'esclusione sociale continuano a diminuire grazie alla situazione favorevole sul mercato del lavoro. Sarà comunque fondamentale l'attuazione concreta del pilastro europeo dei diritti sociali per garantire che, sia sul clima che nel digitale, la transizione avvenga all'insegna della giustizia e dell'equità sociale.

La crescita della produttività è ancora un problema, a maggior ragione a causa del cambiamento demografico. La crescita potenziale risulta frenata dalla scarsità di investimenti, dall'invecchiamento della forza lavoro e dalla carenza di competenze o il disallineamento tra domanda e offerta di competenze.

Gli Stati membri continuano ad avere posizioni molto diverse in termini di debito e di sfide legate alla sostenibilità. In media, i disavanzi pubblici nell'UE hanno ricominciato ad aumentare, invertendo la tendenza alla diminuzione degli ultimi anni. In alcuni Stati membri gli elevati livelli attuali del debito pubblico sono fonte di vulnerabilità.

Integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite

Una delle novità del semestre europeo è l'integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ciascuna relazione per paese comprende ora una valutazione sintetica dei progressi compiuti dallo Stato membro verso il conseguimento di tali obiettivi, mentre un allegato specifico ne espone le relative prestazioni e la tendenza emersa negli ultimi cinque anni. Nel complesso si registrano progressi in quasi tutti i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

Nei prossimi anni si approfondirà l'analisi per monitorare la realizzazione degli obiettivi e inquadrare la transizione verso un'economia climaticamente neutra ed efficiente sotto il profilo delle risorse.

Indicazione delle priorità del Fondo per una transizione giusta

La transizione verso un'economia sostenibile e climaticamente neutra deve essere improntata all'equità e alla giustizia sociale. Le relazioni per paese evidenziano le regioni e i settori che saranno maggiormente colpiti dalla transizione. Riportano un'analisi delle sfide che essa comporta ed illustrano le priorità a cui destinare il sostegno del Fondo per una transizione giusta per garantire che nessuno sia lasciato indietro negli sforzi messi in atto dall'UE per conseguire la neutralità climatica.

Andamento delle riforme

L'incertezza delle prospettive economiche evidenzia l'importanza delle riforme per rafforzare la crescita potenziale. Le relazioni per paese valutano i progressi compiuti dagli Stati membri nell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese, ossia gli indirizzi politici mirati che la Commissione propone ogni anno.

Dalle relazioni l'attuazione delle raccomandazioni adottate nel 2019 risulta essere stata forte nei settori dei servizi finanziari e delle politiche attive del mercato del lavoro; sono invece proseguite a rilento le riforme in settori quali la concorrenza nei servizi e la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche.

Nel complesso gli Stati membri hanno compiuto perlomeno alcuni progressi nell'attuazione di circa due terzi delle raccomandazioni dal 2011, anno in cui è stato istituito il semestre europeo.

Per la progettazione e l'attuazione delle riforme gli Stati membri possono contare sul supporto offerto dal programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP). La Commissione adotta oggi il programma di lavoro annuale dell'SRSP per il 2020, in base al quale per la prima volta tutti i 27 Stati membri riceveranno sostegno per la realizzazione di oltre 240 progetti di riforma.

Correzione degli squilibri macroeconomici

La procedura per gli squilibri macroeconomici mira a individuare, prevenire e sanare l’emergere di squilibri macroeconomici potenzialmente pregiudizievoli in grado di compromettere la stabilità economica di un determinato Stato membro, della zona euro o dell’UE nel suo complesso.

La relazione 2020 sul meccanismo di allerta pubblicata lo scorso dicembre ha individuato 13 Stati membri da sottoporre a esame approfondito al fine di stabilire se presentino o rischino di presentare squilibri. L'analisi esamina l'entità degli squilibri, la loro evoluzione e le risposte politiche.

Gli esiti dell'esame approfondito, esposti nella relazione per paese dei diversi Stati membri interessati, indicano che:

  • Grecia, Italia e Cipro presentano ancora squilibri eccessivi;

  • Germania, Irlanda, Spagna, Paesi Bassi, Francia, Croazia, Portogallo, Romania e Svezia presentano ancora squilibri;

  • la Bulgaria non presenta più squilibri.

 Aggiornamento degli orientamenti in materia di occupazione

La Commissione ha adottato una proposta di aggiornamento degli orientamenti in materia di occupazione, che indicano le priorità comuni delle politiche nazionali dell'occupazione. Fortemente mirata all'obiettivo di realizzare un'economia sociale di mercato sostenibile, la proposta mette gli orientamenti in linea con le quattro dimensioni della strategia annuale di crescita sostenibile e con la comunicazione della Commissione "Un'Europa sociale forte per transizioni giuste". Integra inoltre gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Gli orientamenti aggiornati introducono riferimenti a condizioni di lavoro eque, trasparenti e prevedibili, al miglioramento delle condizioni di lavoro per gli operatori delle piattaforme, al rafforzamento del ruolo delle parti sociali e alla necessità di prestare maggiore attenzione ai gruppi a basso e medio reddito ai fini di una retribuzione equa che permetta un tenore di vita dignitoso.

Relazione sulla sorveglianza rafforzata della Grecia

La Commissione ha adottato la quinta relazione sulla sorveglianza rafforzata della Grecia.

La relazione constata che la Grecia ha compiuto buoni progressi nell'attuazione degli specifici impegni di riforma per fine 2019. Le misure supplementari in via di attuazione o annunciate dal governo dovrebbero consentire un completamento in tempo utile per la sesta relazione sulla sorveglianza rafforzata, prevista per maggio 2020. A tal fine occorre il costante impegno delle autorità greche, specie nel settore finanziario in cui sono necessari ulteriori interventi consistenti. La relazione sarà ora discussa dall'Eurogruppo, ma non determinerà interventi sul debito.

Prossime tappe

Le relazioni per paese e gli esiti degli esami approfonditi saranno discussi in sede di Consiglio. La Commissione discuterà con il Parlamento europeo la sintesi delle conclusioni delle relazioni per paese. Nei prossimi mesi la Commissione interagirà con gli Stati membri per sondare i parlamenti nazionali, i governi, le parti sociali e gli altri portatori di interessi riguardo all'analisi e alle conclusioni delle relazioni per paese.

In aprile gli Stati membri presenteranno i programmi nazionali di riforma, in cui specificheranno le priorità delle riforme strutturali, e i programmi di stabilità (per gli Stati membri della zona euro) o di convergenza (per gli Stati membri non appartenenti alla zona euro), in cui delineeranno la rispettiva strategia pluriennale di bilancio.

La Commissione proporrà una nuova serie di raccomandazioni specifiche per paese nella primavera 2020.

Per ulteriori informazioni

Pacchetto d’inverno del semestre europeo: domande e risposte

Schede informative: pacchetto d’inverno del semestre europeo

Comunicazione sulle relazioni per paese

Relazioni per paese

Quinta relazione sulla sorveglianza rafforzata della Grecia

Programma di lavoro annuale del programma di sostegno alle riforme strutturali

Aggiornamento degli orientamenti in materia di occupazione

Il semestre europeo

C.S.

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