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Scuola | 16 marzo 2020, 17:27

Servizi per l'infanzia: dalla Regione 15 milioni per il sostegno alle rette

L'assessore regionale all'Istruzione: "Primo passo fondamentale per sostenere famiglie e natalità. Allo studio nuove misure, anche strutturali, per la fascia 0-6 anni"

Servizi per l'infanzia: dalla Regione 15 milioni per il sostegno alle rette


Quindici milioni di euro per sostenere le famiglie, con particolare riferimento alle rette per i servizi per l’infanzia nella fascia 0-6 anni.
Lo stanziamento di fondi regionali è stato voluto dall’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino, che ora sta lavorando con i tecnici dell’assessorato di via Magenta per definire i dettagli della misura, i cui dettagli operativi verranno resi noti nei prossimi giorni.

Si tratta di fondi a sostegno sia alle famiglie che dei Comuni, che vanno a far fronte alle necessità delle strutture pubbliche - per mezzo, appunto, dei Comuni - sia delle realtà private che operano sui territori andando, spesso, a colmare importanti lacune laddove il pubblico non è in grado di offrire determinati servizi.

"Con il sostegno alle rette - spiega Chiorino - andiamo a rafforzare significativamente i servizi per l’infanzia piemontesi. Quello di oggi è un primo passo per far fronte alle emergenze causate dal Coronavirus, al quale successivamente seguiranno altre misure strutturali come una legge che regoli i servizi per l’infanzia da 0 a 6 anni, che il Piemonte, a differenza di altre Regioni, non possiede".

"Il sostegno alle famiglie - prosegue Chiorino - e, di conseguenza, alla natalità, è infatti uno dei punti cardine del programma del mio Assessorato e questo stanziamento ne è concreta dimostrazione".

L’assessore regionale all’Istruzione, in questi giorni di emergenza, si è anche attivata per far sì che nessuno venga lasciato indietro, promuovendo la lotta al digital divide, facendosi parte attiva nell’individuare alcune start up (già segnalate all’Ufficio Scolastico Regionale e ai dirigenti scolastici) che si sono messe a disposizione per offrire un servizio di didattica a distanza gratuito, laddove ve ne fosse necessità, nel pieno rispetto, ovviamente, delle scelte degli uffici ministeriali e delle autonomie scolastiche.

Comunicato stampa

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