Attualità - 27 marzo 2020, 15:44

Emergenza Coronavirus, "Scuole chiuse oltre la data del 3 aprile": l'annuncio del ministro Azzolina

Lo ha dichiarato a "La vita in diretta" dopo l'informativa di ieri in Senato, confermando così che gli studenti non rientreranno a scuola al termine del blocco inizialmente fissato

Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina (foto tratta da Torino Oggi, altra Testata del nostro gruppo editoriale)

Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina (foto tratta da Torino Oggi, altra Testata del nostro gruppo editoriale)

"Sicuramente ci sarà una proroga, si andrà oltre la data del 3 aprile".

Lo ha confermato il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina a "La vita in diretta" dopo l'informativa di ieri in Senato, confermando così che gli studenti non rientreranno a scuola dal 3 aprile in poi.

"Il nostro obiettivo è garantire che gli studenti possano tornare a scuola soltanto quando le autorità sanitarie ci diranno che è strasicuro che possano tornare nelle aule. La salute degli nostri studenti e di tutto il personale scolastico è assolutamente prioritaria", ha affermato.

Per quanto riguarda gli esami di maturità, i provvedimenti verranno intrapresi prossimamente ma che il suo orientamento è quello di avere "sei commissari interni e un presidente esterno". Il commissario esterno provvederà a vigilare sull'operato dei membri della commissione, ed i membri interni invece, "tuteleranno gli studenti sugli apprendimenti effettivamente acquisiti".

Intanto si va avanti quindi con la didattica a distanza. E' stato firmato il decreto per il quale sono stati stanziati 43 milioni e mezzo di euro per la ripartizioni delle risorse.

"C'è anche uno specifico stanziamento 85 milioni di euro per dotare immediatamente gli istituti scolastici di tutti gli strumenti utili per l'apprendimento a distanza in modo che tutti gli studenti meno abbienti possano usufruirne e si tratta piattaforme per la didattica a distanza, fondi per i supplenti, e i collaboratori scolastici" aveva spiegato il ministro

Gli 85 milioni saranno così ripartiti: 10 milioni di euro per dotare le scuole delle piattaforme multimediali, 70 milioni destinati agli studenti meno abbienti, per i dispositivi digitali, in comodato d'uso, utili alla didattica a distanza e la strumentazione necessaria anche per la connessione internet.

"Nessuno studente - ha detto la ministra- deve rimanere indietro a causa delle differenze strutturali dei territori". Ritornando ai fondi, altri 5 milioni sono destinati al personale scolastico, compresi i docenti, per la loro formazione utile alla didattica a distanza. A tutti i docenti e alle scuole saranno affiancati mille nuovi assistenti tecnici informatici che fino ad oggi erano previsti solo per gli istituti di secondo grado; i tecnici supporteranno decenti e alunni.

 

Luciano Parodi

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