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Attualità | 30 marzo 2020, 15:43

Emergenza coronavirus: una ricerca ipotizza Piemonte a “zero contagi” verso metà aprile

Lo studio statistico, sviluppato dall’Einaudi Institute for Economics and Finance, si basa sui dati comunicato quotidianamente dall’Unità di Crisi della Protezione Civile

Emergenza coronavirus: una ricerca ipotizza Piemonte a “zero contagi” verso metà aprile

Sulla base di ad uno studio statistico effettuato dagli analisti dell’Einaudi Institute for Economics and Finance (Istituto Einaudi per l’Economia e la Finanza), l’Italia potrebbe completamente uscire dall’incubo coronavirus, ovvero arrivare all’azzeramento completo di diagnosi di contagio da covid-19, tra l’inizio (previsione più ottimistica) e la metà (previsione più pessimistica) di maggio.

La base statistica sulla quale è stato sviluppato lo studio dell’Istituto - centro di ricerca universitario romano sostenuto da Banca d’Italia, ma indipendente – è costituita dall’analisi dati forniti dall’Unità di Crisi della Protezione Civile ed è destinato a venire corretto ogni sera dopo l’aggiornamento quotidiano di tali dati.

Stando a questo studio – che si basa unicamente sulla proiezione dei dati attualmente disponibili e che pertanto potrebbe subire variazioni, anche significative – la prima regione che dovrebbe raggiungere l’auspicabile assenza di nuovi contagi sarebbe il Trentino-Alto Adige (6 aprile), seguita da Basilicata, Liguria e Umbria (7 aprile) e la Valle d’Aosta l’8 aprile.

Per quanto riguarda il Piemonte, l’atteso traguardo dovrebbe venir raggiunto il 15 aprile prossimo. Ultima regione a “liberarsi” dal virus – naturalmente da intendersi come assenza di nuovi contagi, non sparizione effettiva del covid-19 – dovrebbe essere la Toscana in una finestra temporale che va, per l’appunto, dal 5 al 16 maggio.

Va infine sottolineato che la ricerca – affidata al prof. Franco Peracchi (affiliato anche alla Georgetown University e all’Università di Tor Vergata) – non tiene in considerazione i dati relativi Marche, Molise e Sardegna poiché gli elementi analitici al momento disponibili per queste regioni non sono giudicati sufficienti per poter sviluppare una statistica.

Il documento, redatto in lingua inglese, sarà disponibile ogni sera, dopo l'aggiornamento del bollettino nazionale della Protezione Civile, a questo indirizzo

G. M.

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