Meno celebrata di altre città del nord Italia e dello stesso Piemonte, Asti vanta invece una storia millenaria, un ricco patrimonio culturale e una deliziosa enogastronomia, celebre soprattutto per la produzione di vini pregiati. Questa affascinante città medievale è un vero gioiello, caratterizzata da strette stradine lastricate, eleganti palazzi storici e un’atmosfera autentica che sembra portare indietro nel tempo. Ci sono sicuramente tante cose da vedere ad Asti, a cominciare dalle celebratissime torri e dalle spettacolari chiese: una su tutte la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Asti non ha solo luoghi storici e architettonici da visitare, ma anche tante aree di intrattenimento dove rilassarsi o godersi il proprio tempo in città. Asti è anche una delle poche città in Italia che ha ancora sale slot poiché le persone saltano di più online soprattutto con la disponibilità del bonus casino.Tuttavia Asti nasconde una serie di tesori meno noti ma altrettanto affascinanti, e sono proprio questi che vogliamo farvi scoprire.
Palazzo Mazzetti
Iniziamo da Palazzo Mazzetti, elegante dimora storica costruita nel XVIII secolo che rappresenta un notevole esempio di architettura barocca piemontese. L’edificio, sito in corso Vittorio Alfieri 357, presenta una facciata imponente con un portale monumentale e una balconata, decorata con elementi artistici raffinati. All’interno si trovano sale affrescate, soffitti decorati e dettagli architettonici pregiati, a testimonianza del suo nobile passato. Attualmente, Palazzo Mazzetti ospita la Pinacoteca Civica di Asti, dove sono esposte collezioni d'arte e reperti archeologici che raccontano la storia e la cultura della città, ed è anche sede di importanti mostre nazionali e internazionali. È possibile prenotare visite guidate, sia individuali che per gruppi, e laboratori didattici per le scuole.
Cantine di Palazzo Gazelli
Proseguiamo con le cantine di Palazzo Gazelli, vero e proprio gioiello nascosto nel cuore di Asti. Situate all'interno di un antico palazzo del XV secolo in via Quintino Sella 46, queste cantine sono un vero paradiso per gli appassionati del vino. La loro storia risale a secoli fa e sono state utilizzate per la produzione e l’invecchiamento di vini pregiati, come la Barbera. Le cantine vengono aperte al pubblico in determinate occasioni (ad esempio durante le Giornate del FAI), consentendo agli ospiti di scoprire il fascino e l’autenticità dei processi di produzione della Barbera. Entrando nelle cantine, ci si trova circondati da una suggestiva atmosfera, caratterizzata da volte in mattoni, muri di pietra e botti di legno che custodiscono segreti di decenni di produzione vinicola astigiana. Gli ospiti possono passeggiare tra i corridoi delle cantine, ammirando le etichette dei vini e respirare il profumo avvolgente che pervade l'aria.
Vasca termale romana
Pochi anni fa in pieno centro ad Asti, nei seminterrati del Palazzo del Collegio, oggi sede della Biblioteca Astense intitolata a Giorgio Faletti, è stata rinvenuta una preziosa vasca termale di epoca romana. Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori di ristrutturazione in occasione del trasloco della biblioteca. La vasca, risalente al I secolo d.C., faceva parte di una delle piscine del frigidarium delle Terme del Foro di Asti. Che fosse quasi certamente adibita a contenere acqua fredda lo si deduce dall’assenza di condotti per il riscaldamento dell’acqua. La forma della vasca è circolare e in origine era probabilmente ricoperta da lastre di marmo. Terminato il periodo romano, è stata usata per altri scopi a seconda delle epoche che si sono succedute (ad esempio le suore del Collegio l’usavano come pozzo per prendere l’acqua), arrivando fortunatamente fino ai nostri giorni in ottimo stato. È la stessa Biblioteca Astense a prendersi cura della vasca termale romana, aprendola al pubblico solamente in alcune occasioni durante l’anno.
Ex Chiesa del Gesù
Chi passa da Asti non deve perdersi per nessuna ragione al mondo l’ex Chiesa del Gesù in corso Vittorio Alfieri 381. Originaria della metà del secolo XVI e realizzata accanto all’antico monastero delle Clarisse su progetto di Vincenzo Seregno, ingegnere della Fabbrica del Duomo di Milano, oggi è parte del Museo Paleontologico. Della chiesa rimangono esternamente visibili l’abside e la facciata in cotto a due ordini sovrapposti ritmati da lesene, coronate dal frontone triangolare. Ma la meraviglia si trova all’interno con una delle più importanti imprese decorative concepite dal noto pittore astigiano Gian Carlo Aliberti, nome di spicco dell’arte barocca: il grande affresco sulla volta raffigurante la “Gloria del Paradiso”. Sono tuttavia presenti altre opere di pregio come sette grandi affreschi del pittore varesino Salvatore Bianchi tra cui il “Davide e Golia” (XVII secolo).
Cantine Coppo
A pochi km da Asti ci sono le antiche Cantine Coppo, dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Edificate con ogni probabilità a partire dal XVIII secolo come piccole cantine di conservazione, rimaneggiate e ingrandite nel corso dell’800 e del ‘900 fino alle ristrutturazioni e alle sistemazioni moderne, queste storiche cantine si sviluppano sotto la collina di Canelli per un’estensione di oltre 5.000 mq e una profondità che, nel suo punto più basso, raggiunge i 40 metri. La produzione dell’azienda Coppo si incentra oggi per la maggior parte su Barbera, spumanti Metodo Classico, Chardonnay e Moscato d’Asti. Residenti e turisti possono prenotare una visita guidata con degustazione alle Cantine Coppo e ammirare le gallerie, i cunicoli, i lunghi corridoi e le ampie volte valorizzate da un sapiente gioco di luci, che sottolineano il monumentale lavoro di scavo realizzato negli anni.
Museo della Scenografia
L’ultimo consiglio sulle meraviglie nascoste da vedere ad Asti riguarda il Museo della Scenografia intitolato al pittore, scultore, scenografo e costumista astigiano Eugenio Guglielminetti. Il suggestivo itinerario di sculture policrome e scenografie realizzate da Guglielminetti dagli anni ‘50 al 2006 (anno della sua morte), provenienti nella maggior parte dei casi dalla collezione di Giuseppe Orlandi, si snoda lungo i recuperati sotterranei di Palazzo Alfieri, storico edificio della città in stile barocco, conosciuto in quanto casa natale del celebre poeta Vittorio Alfieri. Il percorso di visita si articola in cinque sezioni: scultura, scenografie per il teatro classico e contemporaneo, scenografie per la musica e per l’opera lirica, scenografie per la danza e scenografie per produzioni televisive.
Questi sono soltanto alcuni degli innumerevoli tesori nascosti di Asti che attendono di essere scoperti. Prendetevi quindi tutto il tempo necessario per esplorare questa affascinante città piemontese e lasciatevi sorprendere dalla sua bellezza e dalla sua autenticità. Asti tra l’altro è facilmente raggiungibile con treno diretto, oltre che da Torino, anche da Milano.