Sanità - 23 novembre 2018, 17:40

La Centrale operativa Alessandria-Asti opera su 670.000 abitanti. "Richieste ridotte grazie al numero unico 112"

Il direttore Giovanni Lombardi ha presentato l'ufficio comunicazione e alcuni dati

Elicottero del 118 presso la Centrale di Alessandria

Un pronto soccorso qualificato può salvare la vita delle persone. Ė quindi necessario non abusare del 118 (tramite il numero unico 112), se non assolutamente urgente e indifferibile.

Una conferenza stampa indetta questa mattina presso la Centrale Operativa 118 Alessandria- Asti, diretta dal dottor Giovanni Lombardi per presentare il servizio di comunicazione per la stampa, è stata occasione per chiarire un po’ di dubbi sulle emergenze.

Le centrali operative in Piemonte sono quattro:

AREA 1 TORINO

AREA 2 ALESSANDRIA ASTI

AREA 3 CUNEO

AREA 4 che copre le rimanenti province del Piemonte.

Solo la Centrale operativa di Torino si differenzia per la sua funzione di coordinamento per l’elisoccorso regionale (di giorno gli elicotteri attivi sono 4, uno di notte),

In Piemonte il servizio di elisoccorso notturno è attivo dal novembre 2014 e i siti operativi sono proprio 118. Quest’anno sono state inaugurate 22 aree.

Ad Asti le postazioni sono 11.

La Centrale operativa Alessandria Asti si rivolge a circa 670.000 abitanti che impegnano per 150/200 interventi al giorno. Nel 2017 sono stati 87.125 di cui 56.974 con invio dei mezzi. Il 2018 (al 23.11) vede 67.595 interventi, di cui 51.263 con invio dei mezzi.

“Grazie all’introduzione del 112 – ha spiegato il dottor Lombardi, le richieste, che vengono adeguatamente filtrate dagli operatori, si sono ridotte all’essenziale. Purtroppo il servizio è gratuito e capita che le persone, comunicando informazioni errate, chiamino per farsi trasportare in ospedale senza averne reali necessità”.

Indubbiamente l’uso che si fa delle ambulanze sia da parte dell’utenza che degli autisti dipende dalla “sensibilità”; un uso smodato della sirena infatti è possibile anche senza una reale urgenza. L’obiettivo primario rimane quello di dare risposte ed interventi immediati, senza intralciare il lavoro degli operatori.

La Centrale operativa 118 è composta dal nucleo di valutazione, composto da 6 infermieri che si occupano di fornire la corretta risposta sanitaria a chi, smistato dal 112, abbia in effetti bisogno di assistenza sanitaria.

Si identifica il chiamante e i suoi riferimenti anche grazie alla mappatura e ad un sistema multilingue.

Il nucleo di gestione è sempre composto da infermieri che si occupano della gestione dei servizi e delle relative comunicazioni con i mezzi di soccorso e di collaborare eventualmente con Vigili del fuoco e Forze dell’ordine.

Il Nucleo medico vero e proprio (6 medici per la centrale Alessandria-Asti) con supervisione degli interventi, consulto telefonico con l’utenza ecc.

13 le postazioni di soccorso avanzato, mentre nelle 70 postazioni di base operano i volontari delle associazioni in convenzione con le Asl.

“Nei prossimi giorni – ha concluso il dottor Lombardo – partirà anche il numero 116117 per la medicina non di urgenza, prenderà in carico anche la guardia medica, già centralizzata su numero unico”.

 

 

 

Particolare dell'elicottero

Il dottor Lombardo

Un momento della conferenza stampa

Betty Martinelli