- 05 dicembre 2018, 09:08

Con l’introduzione dell’orario invernale, la stazione di Asti dovrà rinunciare a tre Frecciabianca

Delle quattro linee transregionali finora in servizio, l’unica confermata è quella che che percorre la dorsale tirrenica.

Con l’imminente introduzione dell’orario invernale, al via lunedì 10 dicembre, la stazione di Asti dovrà rinunciare a tre delle quattro Freccebianche di Trenitalia che finora vi hanno fatto sosta. Trenitalia, infatti, in un ottica di contenimento dei costi, ha deciso la soppressione del Frecciabianca 8807 che collegava con Bologna e la dorsale adriatica fino a Legge; del Frecciabianca 8824 che metteva in collegamento diretto il Piemonte e la Puglia ed infine del Frecciabianca 8623 in servizio tra Asti e Roma. Unico “sopravvissuto” ai tagli il Frecciabianca 8606 che svolge servizio sulla tratta tirrenica, tra Torino e Roma.

La decisione adottata dal gestore ferroviario ha destato parecchio disappunto tra gli utenti del servizio e i più assidui frequentatori dei gruppi Facebook dedicati alla città. Oltre a non aver lasciato indifferente la classe politica, come nel caso di Mario Mortara, coordinatore del Circolo cittadino del Partito Democratico, secondo cui questa decisione testimonia «Un disinteresse che fa male ad Asti e a tutte le sue velleità di essere un polo di attrazione turistica. Abbiamo collegamenti praticamente inesistenti con Milano e i già pochi con Bologna vengono ulteriormente ridotti».

«Occorre una mobilitazione generale con il cuneese ed Alessandria per avere costanti e frequenti collegamenti diretti con la Lombardia e l'Emilia – aggiunge Mortara –. Il Treni storici sono suggestivi, i collegamenti con Nizza e Chivasso potrebbero essere utili, ma i collegamenti ferroviari transregionali sono fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio».

Redazione