Una lunga e ricca vendemmia e un buon prodotto.
Questo il responso dei Viticoltori associati di Vinchio e Vaglio Serra. E i numeri parlano chiaro: l'incremento del fatturato annuo è aumentato del 12% (9 milioni e 359mila euro) rispetto al 2018 soprattutto sul territorio nazionale, mentre l'export ha subito un lieve calo. A fronte di questo, prende invece sempre più piede la presenza nel mercato russo e in quello cinese, dove iniziano a riconoscere la vera qualità del vino.
Alla conferenza stampa di ieri, il presidente della cantina Lorenzo Giordano ha spiegato:”Il quantitativo maggiore lo abbiamo realizzato per il Piemonte Barbera doc, con 14mila quintali, seguito dal barbera d'Asti docg e dal Nizza. Abbiamo anche realizzato 108 quintali di Barbera biologico, una novità per noi”.
Per quanto riguarda la qualità l’enologo Beppe Rattazzo ha commentato :”Buona la resa di Moscato e Cortese, quest'anno davvero notevoli, profumatissimi e con un buon equilibrio di acidità. I rossi come Barbera e Dolcetto sono assolutamente bevibili con una gradazione alcolica relativamente bassa”.
Mentre procede il percorso di maturazione dei vini del millesimo 2018 è sempre in via di affinamento quello dell’Alta Langa, lo spumante metodo classico che costituisce una delle ultime sfide enologiche della Cantina.
Guardando al futuro, ci si prepara al 2019, anno in cui festeggerà i 60 anni dalla fondazione. La cantina ha in cantiere una serie di progetti che si stanno realizzando grazie anche alla cooperazione con i sindaci di Vinchio e Vaglio Serra con lo scopo comune di promuovere le bellezze naturali che hanno nelle colline dei vigneti Unesco e nella Riserva naturale della Val Sarmassa i loro storici tesori.
Si avviano infatti alla conclusione i lavori di sistemazione del percorso naturalistico “I nidi di Vinchio e Vaglio”. Il percorso, realizzato su progettazione dello studio Capellino Architettura, permetterà, partendo dall’area verde di regione San Pancrazio, nei pressi della Cantina, di salire fino al culmine di una classica “collina del vino” e di qui di immergersi nella Riserva della Val Sarmassa, attraversando una bella zona boschiva, in cui sono state ricavate alcune aree di riposo e osservazione naturistica.
L’obiettivo è inaugurare l’area ed aprirla al pubblico in primavera. “Saranno presenti – spiega Capellino – panchine e tavoli in castagno nell'area verde dietro lo shop. L'intenzione è creare un'area ristoro per gli ospiti e godersi la vista delle colline”. Da Vaglio Serra si snoderanno cammini con nordici walk e e-bike sulle orme pavesiane per soddisfare la curiosità turistica che lega enogastronomia, territorio e storia.
Tornando al vino ci si chieda quale tipologia sia ideale per essere lanciata al pari dei cugini barbaresco e Barolo. “Sicuramente il Piemonte Barbera – risponde il presidente Giordano – anche se purtroppo non c'è ancora la mentalità aperta per accoglierlo come alternativa alla Barbera, soprattutto nella ristorazione e nel consumo domestico. Il nostro intento, comunque è ottenere un livello qualitativo buono, risparmiando sulle quantità. Insomma, meglio fare meno ma meglio. Questo sarebbe possibile anche ad una selezione di assaggiatori di vino più attenti che alzino gli standard”.