Attualità - 10 gennaio 2019, 10:03

Reazioni positive, da parte delle associazioni di categoria, alla nuova legge regionale sull'agricoltura

Pur con inevitabili sfumature, i vertici Coldiretti, Confagricoltura e Cia esprimono giudizi sostanzialmente favorevoli alla legge di recentissima approvazione

L’approvazione, avvenuta a larga maggioranza (38 favorevoli e 3 astenuti), da parte del Consiglio regionale della nuova legge quadro per l’agricoltura comporterà un drastico snellimento delle norme che finora hanno regolato questo importante settore. La nuova legge, infatti, vede l’abrogazione di 35 delle 45 leggi vigenti, oltre a cinquanta articoli in materia, contenuti nei vari provvedimenti regionali. La legge, con le relative abrogazioni, entrerà in vigore all’atto dell’approvazione del Bilancio regionale, in quanto attualmente è in vigore l’esercizio provvisorio.

Per maggiori dettagli in merito ai contenuti della nuova legge vi rimandiamo a questo articolo. Ma che reazioni ha destato l’approvazione del provvedimento da parte delle associazioni di categoria? Sintetizzando, sostanzialmente favorevoli.

“La nuova legge regionale – dichiara Marco Reggio, presidente di Coldiretti Asti - potrà essere utile anche per l’Astigiano, soprattutto in prospettiva, per perseguire il giusto valore delle produzioni lungo le filiere, così come abbiamo dimostrato con i nostri progetti “Barbera Amica” e “Nocciola del Monferrato”, e per l’avvio di un serio progetto per il recupero dei terreni incolti e sottratti all’agricoltura. D’altra parte, a quasi quarant’anni dall’emanazione della legge 63 “Interventi regionali in materia di agricoltura e foreste”, era utile un riordino della normativa e, soprattutto, uno snellimento anche per stare al passo con le novità presenti nelle politiche nazionali ed in quelle europee. Durante le varie fasi, abbiamo lavorato e proposto osservazioni che sono state recepite all’interno della “legge quadro”. Ora, però, non basta: è necessario, al fine di mettere veramente in campo le novità previste, passare alla fase attuativa. Auspichiamo che l’iter possa essere il più breve possibile per passare concretamente dalle parole ai fatti”.  

“Giudichiamo positiva – afferma Enrico Allasia, presidente regionale e della provincia di Cuneo di Confagricoltura - l’opera di semplificazione legislativa e normativa adottata, che ci auguriamo si traduca presto in uno sgravio di burocrazia per il mondo agricolo. Ma dal provvedimento ci saremmo aspettati qualcosa in più per lo sviluppo del settore. In particolare per quanto riguarda la valorizzazione delle filiere. La Legge dedica molto spazio agli aspetti non propriamente caratteristici del comparto, seppur degni di considerazione, come la multifunzionalità, l’agricoltura sociale, l’agriturismo, ma riserva un ruolo pressoché residuale agli interventi riguardanti l’attività produttiva tradizionale, che costituisce, invece, il fondamento del settore per il Piemonte”.

Positivo anche il giudizio espresso da Gabriele Carenini, presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltori: “La riteniamo una buona legge, allo sviluppo della quale avevamo anche fornito alcuni spunti, frutto di un gran lavoro fatto da tutto il Consiglio regionale. Adesso stiamo analizzando nel dettaglio il tutto, ma in linea di massima riteniamo la semplificazione nel settore agricolo sempre positiva. Noi lavoriamo sempre per portare avanti battaglie di sburocratizzazione per le nostre imprese che sono sempre molto vessate, quindi tutto ciò che aiuta in tal senso per noi è importante. Inoltre ho visto che questa volta su tanti aspetti si è lavorato d’insieme, per cui l’augurio è che si possa continuare ad andare oltre le singole posizioni politiche anche in futuro.

Ad esempio noi abbiamo il serio problema dato dagli animali selvatici, quali cinghiali, caprioli e lupi, e nei prossimi mesi faremo battaglia su questo. Siamo molto, molto preoccupati perché in alcune aree abbiamo agricoltori che, a causa di questo problema, non possono letteralmente più coltivare. Senza trascurare il fatto che ormai non è solo più un problema agricolo, ma di ordine pubblico”.

L'astigiano Giorgio Ferrero, assessore regionale all'Agricoltura

Marco Reggio, presidente provinciale Coldiretti

Enrico Allasia, presidente provinciale e regionale Confagricoltura

Gabriele Carenini, presidente regionale CIA

Gabriele Massaro


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