Sanità - 11 gennaio 2019, 16:05

Il Piemonte svetta tra le regioni italiane per la qualità della propria sanità

E' quanto si evince guardando alla Griglia Lea (monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza offerti dalle singole regioni) pubblicato dal Ministero della Salute

Il Piemonte è al primo posto in Italia per la qualità delle prestazioni sanitarie, secondo il monitoraggio della Griglia Lea pubblicato dal Ministero della Salute e relativo all’anno 2017.

La Griglia Lea è il monitoraggio annuale dei Livelli essenziali di assistenza offerti dalle singole regioni. Gli indicatori verificano la qualità dell’attività di prevenzione, dell’assistenza territoriale e dell’assistenza ospedaliera

La nostra regionei si trova per la prima volta in testa alla graduatoria con il punteggio di 221, davanti a Veneto ed Emilia Romagna (218 punti), Toscana (216) e Lombardia (212). Lo scorso anno la nostra ci eravamo posizionati al terzo posto: decisivi i miglioramenti ottenuti nella copertura vaccinale pediatrica – in particolare contro il morbillo – e nell'assistenza ai malati terminali.

“Questo risultato ci rende estremamente orgogliosi perché è un riconoscimento del lavoro fatto in questi anni – commenta il presidente della Regione Sergio Chiamparino -. Abbiamo rilanciato la sanità piemontese, che era di fatto commissariata, non solo mettendo ordine nei conti e tagliando gli sprechi ma migliorando i servizi e valorizzando le eccellenze, come testimonia la rilevazione del Ministero”.

“Voglio ringraziare ancora una volta tutti i dipendenti del servizio sanitario regionale per il grande impegno mostrato in questi anni – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta –. Continuiamo comunque a lavorare per migliorare ulteriormente la nostra sanità e per rispondere al meglio alle nuove esigenze di salute dei piemontesi. Stiamo proseguendo con il piano per la riduzione delle liste d’attesa e con l’aumento delle assunzioni di personale, due priorità assolute per il nostro servizio sanitario, e con gli investimenti in edilizia sanitaria che porteranno alla realizzazione di ospedali moderni e più efficienti”.

Redazione