Attualità - 15 febbraio 2019, 13:03

I negozi delle frazioni rischiano di chiudere per la chiusura di servizi e il calo dei residenti

Accorato appello al sindaco di Asti di una commerciante di Montemarzo

La frazione di Montemarzo

 

Sono davvero belli i dintorni di Asti, dove si vive godendo di tranquillità, aria buona, rapporti umani più intensi, ma il calo dei servizi (anche medici) e l'allontanamento della popolazione che magari privilegia le comodità al quieto vivere, rischiano di far morire i piccoli centri.

Tiziana Boero la titolare del negozio alimentari di Montemarzo, ha scritto al sindaco di Asti Maurizio Rasero, non soltanto lamentando che “se va avanti così rischio di dover chiudere” ma rilanciando “sono però disponibile ad ampliare l’attività”. 

Non sfugge certo l’importanza delle botteghe frazionali, che univano ai prodotti, la possibilità di intrattenere rapporti personali. La riflessione di Tiziana apre il ventaglio, anche per le amministrazioni di aver cura delle proprie ventine.

A Montemarzo, con Serra Bosia e la Ghirlandina,  risiedono oggi 167 nuclei famigliari, 51 cittadini gli abitanti con meno di 18 anni, gli over 65 sono 112 e i maggiorenni 205.  Un campione quindi per tentare strade nuove e realistiche.

Il negozio potrebbe diventare un’utile interfaccia tra chi è fuori casa buona parte della giornata oppure anziano ha una mobilità ridotta o relativamente autonoma.  “Diventare recapito di pacchi e raccomandate, custodire chiavi, fare da riferimento per piccoli lavori di manutenzione in casa e giardino, spiega la signora Boero, alleggerisce il peso e la preoccupazione di farsi trovare, a ore improbabili, per incombenze facili da gestire e risolvere”.

Offre una contro riflessione Mariangela Cotto, assessore alle Politiche sociali: “Una bottega vicina di casa che potrà fornire servizi aggiuntivi come essere di riferimento per la consegna di medicinali o della spesa a domicilio, oppure avere evoluzioni interessanti come la prenotazione per un “taxi di cortesia”, in modalità car sharing, per spostamenti condivisi verso la vicina città”.

L'intenzione è verificarne la fattibilità e presentare un progetto che, con il sostegno delle Fondazioni bancarie potrebbe concorrere ai minimi costi di tenuta e collegamento.

Credo che l’iniziativa possa incontrare interesse nelle frazioni e per i piccoli negozi posti sulle strade di raccordo  - ha commentato il sindaco Maurizio Rasero  - ha alla base la fiducia, un bene da alimentare e che non possiamo permetterci di perdere”.

La parola negozio trae origine da “non oziare”. Una qualità e una sollecitazione, che la signora di Montemarzo ha ben chiaro, insieme alle tante persone che hanno a cuore il piccolo commercio.

Betty Martinelli