Eventi - 04 marzo 2019, 10:35

10 anni della Docg Barbera D'Asti ed il Consorzio non si ferma: già cominciato il world tour

L'itinerario di promozione è partito da Riga e farà tappa in altri Paesi con Indigena e Progetto Vino di Collisioni

Si è conclusa ieri, a Riga, la giornata dell’Indigena World Tour di Ian D’Agata, organizzata dal Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato alla scoperta dei grandi rossi di questa regione. 

L’evento, che ha visto un grandissimo successo di pubblico e la partecipazione dei più rilevanti operatori della scena lettone, ma anche delle altre repubbliche baltiche e addirittura dalla Russia, si è svolto nel nuovissimo e prestigioso Grand Poet Hotel by Semarah, proprio nel centro di Riga, con masterclass e degustazioni condotte da Ian D’Agata, Senior Editor di Vinous e Direttore Creativo del Progetto Indigena e del Progetto Vino di Collisioni e dal suo collaboratore e co-editore della Hugh Johnson Pocket Wine Book, Michele Longo.

Proprio in questi giorni il Consorzio festeggia il decennale della sua DOCG più importante: Barbera d’Asti. Ed è stata proprio la Barbera d’Asti a farla da padrona, anzi da regina nella capitale della Lettonia, ri-conquistando i palati dei professionisti, che già conoscevano la denominazione, ma che hanno avuto modo di lodare la sempre crescente eleganza e la massima qualità a cui l'hanno portata i produttori del territorio, portando a massima espressione la complessità e le sfaccettature di questo grande vitigno,  con un equilibrio perfetto di  freschezza e acidità, anche nelle versioni Superiore.

"Un vero trionfo per la Barbera d'Asti" commenta Michele Longo "Vino preferito in assoluto della giornata, e amatissima fresca, vinificata in acciaio. Amatissima anche la Freisa, sia da suoli sabbiosi, che da suoli marnosi".

"Oggi abbiamo avuto modo di assaggiare una serie di vini di alto profilo, che ci hanno davvero dato un’ottima impressione di cosa siano i vini del Monferrato e ci hanno davvero convinto” commenta Larina, sommelier al Vincents, ristorante nella top-ten della classifica “baltica”, “Sensazionale la Barbera d’Asti, per me, va bene con tutto".

Interessanti le discussioni proprio in merito agli abbinamenti con la cucina locale. Se per l’importatore Antra Kalnina della casa di import Skorpions, tra le più grandi delle repubbliche baltiche, la Barbera va abbinata con la carne, Oskars Varenbergs, proprietario di un ristorante nella Federazione dei Ristoratori della Lettonia, sostiene si abbini bene con i profili affumicati della cucina di pesce locale.

Non solo Barbera d’Asti, però: ogni vino ha ricevuto i suoi apprezzamenti. Per Richard Gublis, proprietario di un hotel e ristorante della catena Baltvilla vicino a Riga, il “must try” della giornata è stato il Grignolino d’Asti: fresco, beverino e con un profilo davvero originale, mentre Irina Rakevich, sales manager per l’importatore di nicchia Noble Wines, è rimasta molto impressionata dalla Freisa d’Asti: “vino di grande eleganza, oggi assaggiato in due versioni estremamente differenti, entrambe ottime!”.

"Il pubblico lettone si fida molto della figura del sommelier” commenta l’Head Sommelier e CEO del Ristorante, Raimonds Tomsons, miglior Sommelier d’Europa e Africa 2017, “quindi siamo noi che possiamo suggerire cosa provare e cosa si abbina meglio con il cibo. Dopo anni in cui la cultura dell’enogastronomia non si è potuta sviluppare nel periodo comunista, finalmente il grande pubblico si sta avvicinando al buon bere e alla buona cucina. E’ un momento indispensabile per noi per imparare il più possibile e poter trasmettere la qualità e il gusto per educare i nostri clienti”.

"Ma questo è solo l'inizio" commenta Ian D'Agata "del grande world tour che affronterò quest'anno grazie agli amici del Consorzio Barbera d'Asti e Vini del Monferrato per far conoscere questi splendidi vini ai professionisti di tutto il giorno".  

Redazione