Raccontare il mondo attraverso 36 parole. E scoprire i segreti angoli delle città, gli sprazi che si celavo all’attenzione del turista frettoloso e che possono apparire solo agli occhi di chi quei luoghi li conosce, li frequenta.
È questo la versione 2.0 del rinnovato sito www.Nuok.it, fondato 10 anni da dalla prodigiosa Alice Avallone, nata ad Asti nel 1984, comunicatrice non convenzionale che nell’epoca di youtuber, fashion bloggers e influencers che impazzano per la rete come meteore, ha precorso i tempi ed ha creare un contenitore di informazioni fresche, curiose, con cura delle informazioni e regole di scrittura ben precise.
Insomma,con la sua squadra di 100 nuokers, very travel digital reporters, Alice a 22 anni aveva già dimostrato non soltanto che cosa significa appartenere alla net generation e ora, dopo 10 anni, è pronta a lanciare la nuova sfida: un nuovo Nuok.
L’abbiamo intervistata poco prima della sua partenza per New York, città dove è cominciato tutto.
“Torno in città dopo 7 anni, proprio lì dove è stata concepita l’idea di creare una mappatura del mondo e delle Sitis ( in nuokese sono le città). Ora il sito si concentra sulle parole, in totale 50 per il 2019. Alcuni esempi? Formaggio, panchina, teatro, treno, libreria, mare, murales…crema. I nostri redattori, a ora più di100 e tutti appartenenti alla scorso versione di Nuok, pensano a un posto del cuore che ricorda loro questa parola. Può essere un locale, un parco, un negozio. L’importante è che sia possibile localizzarlo su una mappa. In 250 parole, non una di più e non una di meno. I nostri contributi non usano la prima persona singolare, ma un tono più neutro. E anche le foto, una per articolo, deve rappresentare la parola stessa. Un esempio pratico? Il termine Crema. A me è tornata in mente quella della Red Velvet sui cupcakes di Magnolia a New York, oppure Murales, e qui una nostra collaboratrice ha raccontato Uruguay: i muri dai colori accesi di Colonia del Sacramento…”.
Cosa è rimasto invece della prima versione di Nuok e cosa hai sentito l’esigenza di modificare?
“Abbiamo mantenuto le categorie in cui sono divisi gli articoli, come Let’s Eat, Go Green, Coolture, Coffee time, By night, Spleep tight e anche una sezione dedicata a chi viaggia con i bimbi, battezzata Zid Zone. Il format stesso dei reportage è diverso, con lunghezza standard e una sola foto di riferimento. Il motivo non è limitare creatività o voglia di esprimersi, ma imparare una educazione digitale che ormai è cosa rara in questa bulimia di informazioni, di immagini, di parole che ci sommergono. Proprio come nei viaggi che affrontiamo, occorre viaggiare leggeri, con le giuste informazioni chiare e precise anche per poter viaggiare non solo virtualmente attraverso guide online, ma con gli occhi, alzando lo sguardo e osservando ciò che abbiamo intorno tutti i giorni. Per questo i Nuokers sono persone che abitano i luoghi di cui parlano, perché solo chi è molto curioso e conosce bene gli angoli segreti della propria città può guidare il visitatore alla scoperta di luoghi inaspettati e ricchi di fascino”.
E di Asti, vista dagli occhi di un Nuokers, cosa scopriamo?
"Sul sito ci sono già alcuni articoli..molto golosi! Dai burgers gourmet, ai formaggi, al Barberatonic! Ma non vi svelo nulla…andate a leggere qui e magari proponete sul nostro format le vostre idee, la famiglia Nuok (a oggi composta da 113 persone che scrivono tra italia, Francia, Inghilterra, Austria, Danimarca ma anche Nuova Zelanda, Oceania, Stati Uniti…) vuole allargare i suoi confini…quindi invito tutti coloro che si meravigliano del mondo a raccontare le loro esperienze!”