A poco più di due settimane dalle elezioni del 26 maggio – che vedranno gli elettori costigliolesi chiamati a rinnovare anche l’amministrazione del paese, oltre ovviamente a votare per Europee e Regionali – si apprende dell’esistenza di un esposto, presentato e protocollato dalla commissione elettorale circondariale della provincia di Asti ad inizio mese, nella quale il promotore, residente per l’appunto a Costigliole d’Asti, chiede la commissione valuti l’annullamento o la revoca della candidatura di Enrico Alessandro Cavallero, ovvero uno dei tre candidati sindaci (gli altri due sono il vicesindaco uscente Luigi Baldi e il medico di famiglia Pierluigi Stella)
Cavallero – che in passato ha già rivestito gli incarichi di consigliere provinciale e di consigliere comunale di minoranza nella precedente legislatura – è un agente di polizia municipale dipendente della “Comunità delle Colline tra Langa e Monferrato”, di cui il paese è parte integrante insieme a Castagnole delle Lanze, Coazzolo e Montegrosso d’Asti.
L’esposto incentrato sulla sua presunta ineleggibilità verte per l’appunto su questo aspetto, poiché l’autore del documento afferma che “contrariamente a quanto normativamente richiesto”, Cavallero “non risultava aver richiesto al Corpo di Polizia Locale di appartenenza il collocamento in aspettativa non retribuita”, optando invece per “un periodo di ferie retribuite sino al termine del mese di maggio 2019”.
In sostanza – citando l’articolo 60 del TUEL (Testo Unico sugli Enti Locali), che elenca le cause di ineleggibilità – il promotore dell’esposto sostiene l’aspirante sindaco non sia eleggibile affermando che, in caso contrario, verrebbe violato il settimo comma del suddetto articolo, che recita evidenza l’ineleggibilità dei “dipendenti del Comune e della Provincia per i rispettivi consigli”.
Condizione cui si aggiungerebbe, in caso di sua vittoria, un’incompatibilità poiché una specifica norma inerente le Unioni Collinari evidenzia come il presidente dell’Unione, scelto tra i sindaci dei Comuni associati (quello attuale è il sindaco di Costigliole Giovanni Borriero), non può nel contempo esserne dipendente del proprio Comune, salvo non richieda il collocamento in aspettativa non retribuita.
Contestazioni che il candidato sindaco della lista “Costigliole Viva!” respinge al mittente, dicendosi sereno e sottolineando di non essere dipendente del Comune di Costigliole d’Asti o della Provincia, ma bensì dell’Unione Collinare. Inoltre rimarca che in merito alla candidatura – come del resto quella risalente a dieci anni fa, quando era nelle identiche condizioni di oggi (mentre l’art. 60 del TUEL è stato promulgato nel 2000) – “si è già espressa la commissione elettorale, preposta al controllo, accettando la candidatura senza porre nessuna osservazione”.