Questa mattina è in corso a Villafranca un presidio dei 24 lavoratori del Mercatone Uno che da venerdì scorso sono senza lavoro, dopo che il punto vendita (come gli altri italiani) ha chiuso per fallimento i battenti senza avvisare i dipendenti che lo hanno saputo da passaparola via facebook. Stefania Sabino e Daniela Rizzo, rsa Uil Tucs delle sedi di Villafranca d'Asti e Beinasco, insieme ad altri colleghi, hanno ribadito con forza quanto scritto sui cartelli:"Vogliamo solo tornare a lavorare".
Presenti a Villafranca anche rappresentanze di diversi punti vendita italiani. Sicuramente un battesimo difficile perAnna Macchia, neo sindaco di Villafranca che questa mattina era presente."Il Mercatone Uno- ha detto -vive una situazione critica che avevamo già notato". Diversa, ma altrettanto drammatica la situazione dei dipendenti della ditta di pulizie degli store italiani che avevano ricevuto la lettera di licenziamento sabato scorso e sono di fatto anche loro senza lavoro. Verso fine mattinata sono attesi anche diversi sindaci del territorio che porteranno la loro solidarietà ai lavoratori.
Sulla questione sono intervenuti anche i deputati piemontesi del PD Gribaudo e Borghi.
“La vigilanza del governo sulla crisi di Mercatone Uno è stata totalmente assente. Non è possibile che 1800 dipendenti in tutta Italia vengano licenziati con un messaggio su Whatsapp da un giorno all’altro. Ora il governo deve muoversi per riaprire la procedura di amministrazione straordinaria e tutelare i lavoratori, che in Piemonte sono ben 250 su 8 stabilimenti.”
Oggi il PD ha interrogato il Ministro Di Maio in Commissione Lavoro sulla crisi di Mercatone Uno. “Dove era il governo - concludono- mentre l’azienda accumulava 90 milioni di debiti, di cui 10 di mancati oneri previdenziali? Il sottosegretario Durigon oggi non ha chiarito le tempistiche che il governo ha in mente per consentire di riavviare l’attività aziendale. Continueremo a fare pressioni finchè saranno individuate delle soluzioni certe per tutelare il futuro di quelle famiglie".