Cultura e tempo libero - 04 giugno 2019, 14:35

Il Codex Astensis torna in mostra con tutto l'orgoglio di un meraviglioso territorio

Il prezioso documento verrà esposto, dopo quasi 50 anni, presso il centralissimo Palazzo Mazzetti

Mancano solo due giorni. A forza di battere e battere, dopo quasi 50 anni, il Codex Astensis sta per tornare in mostra, a Palazzo Mazzetti dal 6 giugno al 7 luglio.

Tutto il fascino di Asti e del suo territorio, che proprio lì trova origine e senso, racchiuso in un codice medioevale. Documento unico ed eccezionale, di valore internazionale, fotografia di un grande momento storico per la nostra città, manifesto dell’astigianità. Imperdibile.

E’ arricchito da 105 spettacolari miniature, attribuite in buona parte a Giovannino de’ Grassi, uno dei massimi esponenti del tardo gotico italiano, che illustrano il territorio astese del tempo. Sono il vero pezzo forte della mostra. Sessantatre delle miniature presentate hanno per soggetto dei castelli, corrispondenti ad altrettante località; l’insegna astigiana sventola su di loro nella maggioranza dei casi da sola, affiancata ad un’altra bandiera solo in 19, sia essa degli Incisa, dei del Carretto, dei Visconti o dei Saluzzo di Dogliani, signori d’Agliano, tutte dinastie di rango almeno regionale. In sostanza, dal panorama araldico del Codex Astensis e dal racconto sono escluse le famiglie astigiane. Chiaro messaggio destinato ai nuovi dominanti, I Visconti, di unità d'intenti ed aspettative. Forte messaggio di orgoglio unitario sotto il gonfalone della città. Mi piace pensare che l'evento possa anche essere occasione per provare tutti a ritrovarlo.

Altra particolarità è averne 16 lasciate dal miniatore senza alcuna insegna, non certo perché terre di nessuno, ma per ripicca a chiara volontà dei committenti: siamo a fine Trecento e quei castelli avrebbero dovuto portare la bandiera del marchese del Monferrato, l'eterno rivale. E allora… io non ti ci metto la bandiera. Sarebbe bellissimo ricordarcene ogni tanto anche oggi, nel denominare correttamente il nostro territorio: Astigiano. Buona mostra.

La miniatura relativa Quattordio

Quella di Rocca d'Arazzo

Una delle miniature senza bandiera, Alessandria

Davide Palazzetti