"Non appena mi insedierò, la prima cosa che farò sarà telefonare al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio perché abbiamo una serie di vertenze che sono inaccettabili come questa di Mercatone Uno, a cui si uniscono quelle della Pernigotti e Embraco, da cui stiamo uscendo soltanto in queste settimane. La seconda sarà poi al Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli per l'Asti-Cuneo". A dirlo è il presidente in "pectore" della Regione Piemonte Alberto Cirio, che oggi è intervenuto al presidio dei lavoratori del Mercatone Uno a Beinasco (TO).
Insieme a lui i sindaci della cittadina torinese Maurizio Piazza, di Ferrere Silvio Tealdi e di Dusino San Michele Valter Malino. Quest'ultimi - provenienti dall'astigiano - hanno voluto partecipare alla protesta per la chiusura dei mobilifici, che ha interessato anche il vicino punto vendita di Villafranca d'Asti e a livello regionale ha colpito 250 persone.
"Oggi - ha aggiunto Cirio, rivolgendosi ai dipendenti - sono qua in veste informale, formale lo sarò nei prossimi giorni. Ho voluto esserci perché qui i tempi sono vitali, in particolare quelli di chi vive senza reddito". "Sono qua - ha proseguito il presidente - a portare non solo la mia solidarietà, ma anche un sostegno concreto: se non ci sarà ancora l'assessore lavoro per il tavolo romano di Mercatone Uno, ci andrò io come Presidente della Regione".
"Il Piemonte va rispettato e vanno rispettati i lavoratori di questa regione" ha concluso Cirio.