Accordo tra Regione, Intesa Sanpaolo e sindacati per anticipare la cassa integrazione a 260 lavoratori di Mercatone Uno.
"Si tratta - ha spiegato il Presidente del Piemonte Alberto Cirio - di un meccanismo ponte. Il lavoratore dovrà aprire un conto in Intesa e di fatto la banca anticiperà la cassa integrazione, in attesa del pagamento Inps".
Potranno usufruire di questo strumento tutti i dipendenti di imprese in cassa integrazione straordinaria, con contratti di solidarietà e nei periodi di fruizione del Fondo di Integrazione salariale.
"La Regione - ha proseguito Cirio - si farà carico del pagamento degli interessi correlati all'apertura del conto corrente, sul quale sarà versato l'anticipo della cassa integrazione".
Intesa Sanpaolo provvederà al versamento della retribuzione netta mensile fino a 874 euro, per un periodo massimo di sette mesi e con un tetto di 6.500 euro.
Il provvedimento potrà aiutare in prima istanza i 260 lavoratori di Mercatone Uno - sparsi nelle sedi di Mappano, Beinasco, Villafranca d'Asti, del Novarese e Verbano- "ma è assolutamente replicabile su situazioni simili" ha spiegato l'assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino.
"In Piemonte - spiegano Claudio Stacchini (Cgil Piemonte), Giovanni Baratta (Cisl Piemonte) e Teresa Caciotta (Uil Piemonte) - la potenziale platea di lavoratori che potranno usufruire di questo accordo è di circa 18-20 mila lavoratori: 3.700 sono in cassa integrazione straordinaria, 12 mila in contratto di solidarietà, circa duemila/tremila ricorrono al fondo di integrazione". "Purtroppo nella nostra Regione stanno aumentando le aziende che non riescono ad anticipare gli ammortizzatori sociali" concludono i sindacati.