Per il quinto anno consecutivo Asti God's Talent è tornato sul palco di AstiMusica. Un pubblico davvero numeroso ha riempito ieri sera piazza Cattedrale: attento, festante e orgoglioso di esserci. Sette i cori diocesani in gara ieri sera, per il match organizzato dalla Pastorale Giovanile di Asti: Don Bosco, San Domenico Savio, Villanova, Coro della Chiesa Evangelica di via Parini, Torretta, Cattedrale e Refrancore.
Ogni coro ha portato sul palco due brani, di cui uno sempre precedente al 1990, per essere in linea con il progetto di incontro intergenerazionale auspicato da papa Francesco. A giudicare le esibizioni una giuria davvero speciale: il presidente di giuria Paolo Conte (nonché padrino dell'iniziativa), vicepresidente Mario Nosengo, la ballerina Simona Atzori (per i premi miglior Coreografia e Scenografia), l'attrice Chiara Buratti (per il premio miglior Interpretazione), l'educatore Gigi Cotichella (per il premio Pelle d'Oca), il musicista Marco Maccarelli (per il premio miglior Inedito) e il musicista Mauro Tabasso (per i premi miglior Arrangiamento e Performance musicale).
Tutti i premi assegnati
- Premio Gazzetta d'Asti: a Refrancore. Secondi e terzi classificati Cattedrale e San Domenico Savio. Il commento della giuria: "Avete scelto pezzi complessi, ma ammiriamo le persone che, come voi, accettano le sfide";
- Miglior Coreografia: a Torretta, che ha vinto su Don Bosco e San Domenico Savio. Il commento della giuria: "La cosa che abbiamo apprezzato di più della coreografia è stata la scelta di far togliere piano piano ogni cosa a ogni persona, per mostrare chi sono realmente";
- Miglior Interpretazione: a Don Bosco, che ha vinto su Chiesa Evangelica di via Parini e Refrancore. Il commento della giuria: "Don Bosco è un gruppo unito, sorridente e partecipativo!";
- Miglior Inedito: a Villanova, con "Cuori Uniti", che ha vinto su San Domenico Savio. Il commento della giuria: "Villanova è una certezza per questa manifestazione: un gruppo originale, fresco, che arriva al cuore";
- Miglior Scenografia: a San Domenico Savio, che ha vinto su Torretta e Villanova. Il commento della giuria: "San Domenico Savio è un coro comunitario, che ha avuto il coraggio di proporre anche un pezzo in ebraico cantato a cappella dai bambini. Straordinario";
- Miglior Arrangiamento: a Cattedrale, che ha vinto su San Domenico Savio e Torretta. Il commento della giuria: "Il tentativo di Cattedrale di unire più arti va premiato";
- Miglior Performance musicale: a Chiesa Evangelica di via Parini, che ha vinto su Torretta e Refrancore. Il commento del presidente di giuria, Paolo Conte: "Chiesa Evangelica è il gruppo più raffinato e sofisticato della serata. Mi inchino davanti alla bravura";
- Premio Pelle d'Oca: a Chiesa Evangelica di via Parini, che ha vinto su Torretta e San Domenico Savio;
- Premio del Pubblico (ossia il coro più votato dalla piazza): a Don Bosco.
I brani portati da ogni coro
Il coro Don Bosco, diretto da Ilaria Forno e Francesco Fassio, ha portato sul palco di AstiMusica "Resurrezione", di Gen Rosso e "I.N.R.I. io non ritorno indietro", di Debora Vezzani.
San Domenico Savio, diretto da Nuccia Scoglia, si è esibito con l'inedito "Noi siamo qui" e un interessante medley fra tre sigle di cartoni animati, "il Gobbo di Notre Dame", "Giuseppe Principe dei Sogni" e "Il principe d'Egitto".
Villanova, diretto da Francesca Gilli, ha portato "Un'altra umanità", di Gen Rosso e l'inedito vincitore, "Cuori Uniti".
La Chiesa Evangelica di via Parini, diretta da Luca Rigamonti, si è esibita con "Nessun altro c'è" e un medley dal sapore gospel tra "Più presto a te mio Dio" e "Total Praise".
Torretta, coro diretto da Davide Celestre, ha portato sul palco "Dell'aurora tu sorgi più bella", di Francesco Saverio d'Aria e "Quello che Dio dice di me", di Ben Fielding e Reuben Morgan.
Cattedrale, coro diretto da Claudia Ponzone, si è esibito con "Ritmate sui tamburi", in collaborazione con il gruppo Tamburini del Rione e "Le tue meraviglie", della Compagnia Aquero.
Infine il coro di Refrancore, diretto da Stefano Accornero, ha portato "Cantico delle Creature", di Angelo Branduardi e "A te vorrei dire", di Gen Rosso.
Per ballare non servono le braccia, ma un cuore grande
Toccante e commovente l'esibizione della ballerina e pittrice Simona Atzori, che si è raccontata al pubblico presente tra dolore e rinascita. Simona è focomelica, ossia priva di entrambe le braccia dalla nascita. Tutto questo non ha fatto altro che farle pensare di essere in realtà fortunata, perché possiede ancora un dono: la vita.
"Credo che forza e coraggio non si trovino: bisogna crearli. Li cerco ogni giorno, ma prima di me lo hanno fatto i miei genitori, che mi hanno accolta come un dono d'amore. Cerco di dire sempre grazie per tutto ciò che ho: non so se questa sia forza, ma di certo è vita. Tutti abbiamo bisogno di credere che possiamo farcela: io sono una donna come tutte le altre. Ognuno di noi ce la farà", ha raccontato Simona a un pubblico attento e commosso.