Attualità - 14 luglio 2019, 09:16

Rancore brilla ad AstiMusica: il rapper ermetico cantastorie porta ad Asti "Musica per bambini" (FOTOGALLERY)

Ieri sera sul palco di AstiMusica ha presentato il suo nuovo disco, con la partecipazione di una creatura... ermetica

Un inizio di serata poco scoppiettante quello di ieri sera sul palco di AstiMusica. Un pubblico numeroso, ma non troppo, e un po' freddo ha accolto Abisso, al secolo Nicolò Abisso, tra i vincitori del contest SonAsti.

Abisso

Abisso, in apertura al rapper romano Rancore, si è esibito con Ghias alla consolle e Andrea Grasso alla chitarra elettrica. Un rap hip hop, con diversi inediti, "direttamente usciti dallo studio di registrazione e portati qui per voi". "No2", "Passion fruit", "Woodstock"., "Déjà Vu" e "Piccolo Principe". 

Poi è arrivato lui. Rancore, rapper romano che tutti abbiamo visto sul palco di Sanremo quest'anno al fianco di Daniele Silvestri. Rancore si presenta a un pubblico di fan, principalmente di giovani, che lo attende sotto palco per "fare casino". Insieme alla sua Orquestra, Rancore ha presentato alla città il suo nuovo disco, "Musica per bambini".

"Musica per bambini"

"Musica per bambini è un disco in cui racconto ciò che mi fa paura, ma anche ciò che amo. Racconto l'estremo. Mentre scrivevo questo c***o di disco ero in completo isolamento e non pensavo mai più di poterlo raccontare in piazze bellissime come questa. Paure, incubi, ma anche sogni, speranze e favole. Tutto questo è Musica per bambini, anche se per bambini qui non c'è nulla".

Hermetic: uno spettacolo audiovisivo

Rancore ha portato agli astigiani uno spettacolo audiovisivo. Dietro di lui, infatti, lo schermo si fa robotico e appare "Hermetic". Hermetic è una sorta di creatura robotica usata in tutti i concerti del rapper per aiutare la comprensione dei testi attraverso la proiezione di immagini. Hermetic, però, è anche il simbolo di quel controllo di coscienze esercitato dal potere, che limita la libertà di espressione dei singoli portatori di qualcosa di "diverso".

Rancore è un cantastorie, è un rapper ermetico, come lui stesso si è definito. L'ermetismo è un modo di essere: è l'oscurità, il voler essere intenzionalmente complessi, concettuali. Rancore scrive canzoni in un italiano perfetto, con un livello elevato. Non è un insieme di parolacce o frasi sconnesse senza senso: il testo di Rancore è un insieme di antropologia, filosofia, simbologia e intelligenza. Per capire a fondo il messaggio sotteso alle canzoni di Rancore c'è bisogno di un po' di tempo: è concettuale, volutamente macchinoso.

Critica della società attraverso... favole

I suoi testi sono fiabeschi, fantastici: ma dietro questo mondo irreale si nasconde una forte critica alla società contemporanea, che invece di reale ha molte cose. Rancore non è il solito rapper che viene dalla strada e parla a un pubblico di strada: Rancore è tutto concetto, con una tecnica incredibile. Le parole che canta scorrono come un fiume in piena, non accennano a fermarsi, anche quando la piena ha ormai distrutto tutto. Le parole sono chiare e distinte: si capisce tutto benissimo, perché quello che conta per Rancore è il messaggio, che deve arrivare lì dove vuole lui.

Dante, Omero, Leopardi, Oscar Wilde, ma anche cartoni animati e quadri famosi: nei testi di Rancore c'è tutto e lo spettacolo di AstiMusica è stato completo.

Un viaggio dall'infanzia all'assurdità

"Giocattoli", "Beep Beep", "Sangue di drago", "Arlecchino", "Questo pianeta", sono solo alcune delle canzoni che Rancore ha regalato al pubblico astigiano ieri sera. Temi filosofici, di stampo freudiano, nelle canzoni di "Musica per bambini": chi cresce non apprezza più i giocattoli. Rancore ieri sera ci ha fatti entrare in un viaggio, che parte dall'infanzia, dove tutto è concesso e dove il divertimento regna sovrano, fino agli stati più assurdi dell'esistenza, dove regna l'irrazionalità. 

"Essere nati schiavi, essere programmati. Tu non devi venerare il Sole, ma la luce che vedi", grida Rancore in "Sushine". E fa riflettere. 

E poi coinvolge il pubblico in un esperimento sonoro. "Lo faccio in tutti i concerti: pubblico di Asti, proviamo a creare un suono tutti insieme, un suono forte, e vediamo cosa succede". E il pubblico ci prova: ne esce un suono perfetto. 

Rancore ha fatto conoscere ad Asti un rap che critica la società, ma soprattutto un rap in grado di scavare e penetrare nell'abisso della psiche umana: il suo rap è psicanalisi, con simboli, metafore e mood dark.

Farinej D'La Brigna

Storico gruppo astigiano legato a un genere rock-folk demenziale che ha saputo dare un innegabile contributo alla conoscenza del piemontese tra i giovani, torna sul palco per una serata tutta da cantare.

Elisabetta Testa