Sono dodici in tutta la provincia le ecostazioni dove si possono portare quei rifiuti che non si possono smaltire col porta a porta. A Bubbio, Calliano, Canelli, Castello d'Annone, Castelnuovo Don Bosco, Costigliole d'Asti, Mombercelli, Montiglio Monferrato, Roccaverano, San Damiano, Villafranca e Villanova i cancelli dei centri raccolta si aprono con una nuova modalità attiva da un mese.
Dal 1° luglio, per accedere basta presentarsi con il codice fiscale dell'intestatario della tassa rifiuti. Possono conferire tutti gli astigiani, nessuno escluso. Tutti i cittadini di uno dei 116 Comuni soci di Gaia, la società per il recupero e smaltimento rifiuti possono accedere indipendentemente dalla residenza, ma serve necessariamente avere con sé la tessera sanitaria dell'intestatario della Tari. Anche le attività produttive possono conferire una parte dei rifiuti prodotti (secondo le quantità e le tipologie approvate dai Comuni in cui operano) e devono essere munite di un badge apposito. Tutti gli ingressi, privati e aziendali, vengono pesati. Nel 2018 furono oltre 9,2 mila le tonnellate di materiali conferiti (+5% rispetto all'anno precedente).
La tutela dell'ambiente passa dalla buona gestione dei rifiuti
"L'obiettivo - afferma l'amministratore delegato di Gaia, Flaviano Fracaro - è una miglior gestione dei rifiuti, che diventa tutela dell'ambiente, miglior efficienza economica e soprattutto più possibilità per i cittadini di smaltire correttamente i rifiuti". Nonostante questo, continuano sul territorio fenomeni di abbandono e di sfalci dati alle fiamme in campagna.
Fenomeni di abbandono di rifiuti, nonostante un servizio gratuito
Vigili del fuoco e carabinieri forestali mobilitati in diverse operazioni di spegnimento e d'indagine, per cercare di arginare il fenomeno. In alcune aree rurali, in vecchie cave, in cortili privati come quello in via Lungo Tanaro dietro al vecchio Mulino dismesso, continuano a venir ammassati cumuli di rottami e spazzatura che andrebbero smaltiti in discarica, anziché lasciati a marcire all'aperto con notevoli danni per l'ambiente e il decoro. Si tratta per lo più di apparecchi elettrici ed elettronici, elettrodomestici rotti, batterie d'auto, toner, ferro, legno, scarti dell'edilizia, oli minerali usati, pneumatici, ramaglie e vernici che ancora vengono gettati in strada, ma che andrebbero portati nelle dodici aree attrezzate che sono a disposizione, e gratis, per tutti.
"La funzione primaria - spiega Gaia - è di assicurare la raccolta differenziata e la divisione dei materiali che non trovano collocazione nel normale circuito di raccolta, a causa delle dimensioni oppure a causa della loro qualità".