Cultura e tempo libero - 21 settembre 2019, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo ricco di tanta arte

Nuova puntata di invito ad approfondire la conoscenza di grandi opere che arricchiscono Asti, dedicata questa volta ad importanza e valore dell’arte

Madonna Sistina a Dresda

La bellezza salverà il mondo, lo scrive ne L’idiota il grande romanziere russo Fiodor Dostoevskij, che, a caccia di bello, pare dovesse perdersi a contemplare, almeno una volta all’anno, la Madonna Sistina di Raffaello, presso la Gemäldegalerie di Dresda.

Nell'astrarci a rimirare opere d'arte anche noi calmiamo la mente e ci rassereniamo. Ogni volta che guardiamo un quadro o visitiamo una mostra, un museo, non stiamo solo vivendo uno spazio di conservazione e di esposizione, ma un grande laboratorio di visioni. Estetica, didattica e formazione servono a migliorare, con il bello, il mondo, passando dall'estasi ammirativa all'attribuzione di valore, cosa utilissima per vivere meglio. L’arte dà speranza, fa sognare, emoziona, fa crescere, stimola conoscenza e sapere, fa riflettere, rasserena e purifica. E' luce per la mente a contrasto di quel po’ di buio che di tanto in tanto ci sta attorno. E’ piacere di cuore e mente, ottima opportunità per riflettere su se stessi e sul mondo che ci circonda, pronta ad essere consumata quando ne abbiamo più bisogno. E’ opera di uomini che raccontano la nostra ricchezza di genere in un mondo meraviglioso, che esprimono creatività, che testimoniano diversi periodi storici. In Italia, così come ad Asti, certo non mancano arte e monumenti di enorme valore, un patrimonio culturale immenso, per noi e per attrarre, coinvolgere e gratificare turisti da tutto il mondo.

Io sono pigro, stanziale e partigiano, odio gli aerei e non mi chiamo Fiodor e allora, in quei momenti, invece di correre a Dresda, preferisco la nostra Collegiata, a rimirare anche lì una Madonna, neo madre, circondata dai re Magi: lo spettacolare, grande polittico del nostro Gandolfino. Dipinto di qualità e fascino, pieno di bellezza, coevo a quello di Raffaello, incredibilmente meno noto, forse perché non illuminato un granchè all’interno della chiesa e posto ad un’altezza non certo museale.

Ho provato a ricercare la stessa emozione, domenica scorsa in un tranquillo orario di prima apertura mattutina, nella mostra di Palazzo Mazzetti, tra i quadri della collezione degli Impressionisti in Normandia, ma non è arrivata. Limite mio, sicuramente. E’ però arrivata la piacevole sensazione di artisti alla ricerca di nuovo, per narrazioni, soggetti e tecniche pittoriche. Mica poco! E’ arrivata l’invidia verso un territorio che intelligentemente ha messo a collezione qualcosa della propria arte e l’ha resa itinerante per promuoversi turisticamente. Bravi.

Alla fine, comunque, un suggerimento: Asti è un luogo eccezionale, ricco di bellezza, vivete l’arte che vi circonda, scegliete, tra i tanti che avete sotto casa, il vostro dipinto e imparatelo a memoria, così da vivere meglio, orgogliosi di farlo in un posto bellissimo.

Adorazione dei Magi di Gandolfino

Davide Palazzetti