Attualità - 02 ottobre 2019, 18:12

Tumore maligno all'ovaio: il Cardinal Massaia di Asti al terzo posto in Piemonte per numero di interventi

L'esperto: "Come per tutte le patologie complesse, anche per la gestione di questo carcinoma è fondamentale affidarsi a centri competenti e accreditati"

www.doveecomemicuro.it, portale di public reporting delle strutture sanitarie italiane, ha realizzato un'indagine sui centri italiani più performanti per volume d'interventi per tumore maligno all'utero e per tumore maligno all’ovaio. Fonte dei dati è il Programma Nazionale Esiti 2018 di Agenas, in base a cui il motore di ricerca è stato recentemente aggiornato.

Asti al terzo posto per numero di interventi su tumori maligni all'ovaio

In Piemonte, a eseguire il maggior numero di interventi per tumore maligno all’ovaio, è l’Ospedale Sant'Anna - A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino (5° in Italia), seguito dall’Ospedale Maggiore Carità di Novara, dal Presidio Ospedaliero Cardinal Massaia di Asti, dall’Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino e dall’Humanitas Gradenigo di Torino.

A livello nazionale, considerando le 183 strutture italiane che effettuano almeno 5 interventi annui, solo il 28% (poco più di 1 su 4) di esse arriva a quota 20 operazioni: soglia oltre la quale - secondo quanto viene riportato dal PNE 2018 - diminuisce marcatamente il rischio di residui tumorali (fattore associato a minori probabilità di sopravvivenza a cinque anni dall’operazione chirurgica per tumore ovarico).

Come per tutte le patologie complesse, anche per la gestione di questo carcinoma è fondamentale affidarsi a centri competenti e accreditati, in grado di garantire cure ed assistenza appropriate volte a prolungare la sopravvivenza e, al tempo stesso, a migliorare la qualità di vita”, spiega Giovanni ScambiaDirettore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma.

Quanto al volume d'interventi per tumore maligno all'utero, in prima posizione in Piemonte c’è l’Ospedale Sant'Anna - A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino (3° in Italia - a livello nazionale guadagna una posizione rispetto all’anno precedente)seguito dall’Ospedale Regina Montis Regalis Mondovì (CN), dall’Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino, dall’Ospedale Maggiore Carità di Novara e dall’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo.

L'alto numero di interventi eseguiti in un anno è il primo elemento di cui tenere conto al momento di scegliere la struttura in cui operarsi, perché indicativo dell’esperienza accumulata da un ospedale. Una vasta letteratura scientifica, infatti, dimostra come un importante volume di attività abbia un impatto positivo sugli esiti delle cure”, spiega Elena Azzolini, medico specialista in Sanità Pubblica. 

Redazione