Attualità - 20 ottobre 2019, 16:59

Interrogazioni di Angela Quaglia sul progetto di abbattimento e ricostruzione della scuola Jona

La consigliera del gruppo CambiAMO Asti si rivolge all'Amministrazione per ottenere chiarimenti sul tema

La consigliera comunale Angela Quaglia, del gruppo CambiAMO Asti, ha presentato un'interrogazione in merito al progetto di ricostruzione e abbattimento della scuola Jona, chiedendo chiarimenti all'Amministrazione su alcune problematiche.

L'interrogazione parte da una breve premessa: "Esaminata la Delibera di G.M. n. 439 del 1/10/2019 e la successiva D.D. 1998 del 2/10/2019 riguardante il progetto;

- considerato che viene dichiarato che “a progetto definitivo già approvato è stata riscontrata l’impossibilità di realizzare in due fasi successive il progetto così come architettonicamente concepito”,

- considerato che, a tal fine, è stato dato un nuovo incarico di progettazione definitiva da sottoporre ai pareri e alle autorizzazioni necessarie ( anche regionali) e che tale progettazione prevede di lasciare 12 classi nella attuale sede ( abbattendone una parte) e di spostare 9 classi in altri due Plessi cittadini.  Successivamente si porrà il problema della palestra e dell’auditorium;

- considerato infine che la motivazione dello smembramento della scuola è spiegato come “fatto imprevisto e imprevedibile”, quasi non si sapesse che la scuola Jona consta di molte classi e che, prima di cominciare una progettazione ci si sarebbe dovuti porre il problema della collocazione degli allievi, anche al fine di consentire un funzionamento regolare delle lezioni e una possibilità per gli insegnanti di essere presenti e puntuali alle lezioni;

- considerato infine che la progettazione verrà a costare circa 620mila euro;"

Alla luce di queste considerazioni, la consigliera si domanda se non sia "più funzionale e più didatticamente compatibile spendere una parte del contributo regionale in una sede provvisoria, che possa contenere tutte e 21 le classi del Plesso Jona anziché costringere studenti e insegnanti a vivere il tempo scolastico in un cantiere e/o sparsi in altri due plessi cittadini".

Inoltre, chiede di "conoscere le ragioni ( con documentazione scritta) che hanno portato alla scelta dell’abbattimento e ricostruzione, anziché a quella di eventuali lavori di ammodernamento".

Per concludere, la consigliera interroga l'Amministrazione "per conoscere quali scelte sono state ipotizzate per il ricollocamento delle classi e per quali ragioni sono state scartate".

Redazione