Attualità - 16 novembre 2019, 18:34

Giovani, innovazione e snellimento burocratico punti cardine nella 'road map' dell'Unione Industriale di Asti

Partecipata Assemblea dell'Associazione, ospitata per la prima volta in una fabbrica (l'ex Gate), alla presenza del presidente nazionale di Confindustria e del Governatore Cirio

Un'istantanea della tavola rotonda

Questa mattina una fabbrica – nello specifico, la Johnson Electric (ex Gate) di corso Alessandria – ha ospitato, per la prima volta nella storia dell’Associazione, l’Assemblea dell’Unione Industriale di Asti. Un’idea, avanzata dal presidente Andrea Amalberto e prontamente accolta dal Consiglio, per rimarcare che Il sistema produttivo astigiano possiede numerosi capisaldi di eccellenza che meritano di essere sostenuti e valorizzati. Il nostro desiderio è di renderli più visibili, di puntare su di essi i riflettori, in modo da far conoscere le nostre produzioni non solo al nostri stakeholders ma e tutte le comunità in cui le nostre realtà operano”.

Il presidente ha poi proseguito illustrando una panoramica che, partendo dallo scenario mondiale per arrivare a quello locale, racconta una sostanziale stagnazione a livello globale che investe anche il tessuto produttivo Astigiano. A fronte del quale, comunque, l’ultima indagine congiunturale previsionale effettuata tra le imprese associate ha fatto registrare ”per quanto riguarda il dato relativo alle previsioni occupazionali un saldo positivo, così come per gli ordinativi totali. ln ambito lievemente negativo invece il saldo relativo alle aspettative sulla produzione industriale per le imprese manifatturiere. Per quanto concerne l'export l‘indagine ha registrato un saldo positivo (+ 9,5% il dato è riferito alle sole aziende manifatturiere). Anche il dato a consuntivo sull'utilizzo degli impianti risulta in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente. Un ulteriore dato incoraggiante per quanto concerne la nostra Provincia riguarda le ore di CIG autorizzate, che nel periodo gennaio-agosto 2019 sono infatti diminuite del 61,2%”.

Passando ai temi trattati nel corso dell’anno di presidenza, Amalberto ha sottolineato come sia emersa tra gli associati la difficoltà di reperimento di figure professionali e la necessità di potenziare il numero degli ITS, anche attraverso la collaborazione Politecnico/ITS e l’attivazione di Lauree Professionalizzanti. Con conseguente promozione di collaborazioni tra Politecnico di Torino, guidato dal rettore di origine astigiana Guido Saracco; Polo Universitario Astiss; ITS; Istituto Artom e altri soggetti al fine di chiudere al più presto vari accordi che consentano ai giovani di inserirsi più efficacemente in contesti produttivi.

Ragazzi coinvolti con successo anche nelle iniziative promosse dal Gruppo Giovani e dal Comitato Piccola Industria “WooooooW io e il mio futuro” (700 giovani coinvolti) e “PMI Day” (400 giovani coinvolti). Sono stati inoltre approfonditi, in collaborazione con la Questura, l’attualissimo tema della ‘cyber security’ e, con Confindustria Alessandria, quello del Welfare aziendale. L’Unione ha altresì molto operato sul territorio, con iniziative quali la realizzazione di un retro-porto di Genova e la mappatura delle aree dismesse per successiva preparazione, in sinergia con la Regione, di un piano strategico di rilancio.

Il presidente Amalberto ha poi toccato altre tematiche come le difficoltà di connessione informatica in alcune aree della provincia e la crescente importanza della tematica ambientale, argomento sviscerato anche nell’ambito di una successiva tavola rotonda, moderata dal responsabile della TGR Piemonte Tarcisio Mazzeo, che ha visto protagonisti il rettore Saracco, il presidente di Anas e Fincantieri Sistemi Integrati Claudio Andrea Gemme e lo stesso presidente Amalberto.

"Un contributo versato con gusto" in favore dei malati di SLA

Al termine della interessante tavola rotonda, è stato proiettato un filmato inerente le attività dell’Aisla Onlus e subito dopo è salito sul palco Massimo Mauro, già calciatore e deputato, che dell’associazione di ricerca e cura in favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica è da anni presidente nazionale. Associazione che vede l’Unione Industriale di Asti – insieme con Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato – partner nel progetto solidale “Un contributo versato con gusto”

“Inizio dal ringraziare il presidente Amalberto e il direttore Maurizio Spandonaro per avermi offerto l’opportunità di essere qui oggi – ha affermato Massimo Mauro – L’iniziativa del donare bottiglie di Barbera in 120 piazze italiane è nata 12 anni fa grazie all’impegno di persone molto importanti per la buona riuscita dell’iniziativa: sono Filippo Mobrici, Vincenzo Soverino, Mario Sacco, la famiglia Massimelli, il dottor Michele Maggiora, senza dimenticare l'apporto della politica.

La regione è sempre stata coinvolta e debbo riconoscere che tanto l’ex assessore Ferrero che l’attuale assessore Protopapa ci hanno sempre fornito il loro pieno supporto, così come il sindaco Maurizio Rasero che è sempre presente alle nostre iniziative. Il donare 15.000 bottiglie – e dico donare perché siamo una Onlus, quindi non possiamo vendere, chiediamo una donazione a chi riceve le bottiglie – è stato reso possibile dall’impegno del mio amico Filippo Mobrici e degli associati del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e negli anni ci ha consentito di raggiungere importanti obiettivi”.

“Questa iniziativa – ha proseguito – mi consente di illustrarvi quattro parole che mi sono particolarmente care, ma che sono molto importanti anche per voi imprenditori: responsabilità, promessa, assistenza e ricerca. Nessuno ci ordina di fare i volontari, ma quando prendiamo un impegno dobbiamo essere capaci di portarlo a termine, ricordandoci che abbiamo a che fare con denaro pubblico, perché una volta che vengono raccolte, dobbiamo rendere conto di come usiamo le donazioni. Per l’operazione Sollievo, negli ultimi 4 anni abbiamo speso 600.000 euro perché andiamo nelle case delle famiglie dei malati di SLA, verifichiamo il bisogno e interveniamo. Questa malattia pone le persone nell’impossibilità di muoversi, ma il cervello non viene intaccato. Pertanto è importantissimo porlo nelle migliori condizioni di vita possibile, fornendogli il miglior supporto specialistico”.

“La seconda parola è promessa, non possiamo permetterci di disattenderle nei confronti di persone colpite da questa malattia. Per cui la raccolta e la capacità di intervenire è fondamentale. L’assistenza deve essere di qualità, non improvvisata e da questo punto di vista siamo soci fondatori dei centri clinici Nemo, perimetri all’interno di ospedali dedicati esclusivamente ad assistenza e ricerca sulla SLA. Nel perimetro intorno al suo letto, l’ammalato trova tutte le specializzazioni di cui ha bisogno. Abbiamo aperto al Niguarda a Milano, a Roma al Gemellii, al policlinico di Messina, ad Arenzano, abbiamo stipulato convenzione con Napoli, Trento e con Ancona… Speravo di poter fare questa operazione anche in Piemonte, ma abbiamo avuto difficoltà con la gestione delle Molinette, ma spero di riprendere presto il discorso perché quella struttura è davvero importante per fornire agli ammalati un supporto di qualità”

“Venendo alla ricerca, si fa pochissimo. Gli ammalati di SLA non hanno cura, l’unica speranza è sapere che si investe in ricerca, cosa che invece non accade. Noi dell’Aisla abbiamo costituito un’agenzia di ricerca – insieme con Fondazione Telethon, Fondazione Cariplo e una fondazione che ho costituito con Gianluca Vialli 14 anni fa – che si occupa esclusivamente di bandi di ricerca sulla SLA, mettendo a disposizione un milione di euro che però è pochissimo. Sentiamo sempre e da tutti, anche da imprenditori poi diventati politici, parole come innovazione e ricerca ma poi non si fa quasi nulla. Per il futuro di tutti è fondamentale sapere che qualcuno si occupa del loro futuro”.

Un’attenzione verso i malati che, come ha ben sintetizzato nel corso di una chiacchierata post Assemblea Vincenzo Soverino, referente Aisla di Asti e vicepresidente nazionale, si esplicita su molteplici fronti, compreso quello umano: “La ‘fortuna’ di noi disabili – ha affermato – è che per venire spostati dobbiamo necessariamente venire abbracciati. Da come avviene l’abbraccio, riesco a percepire se la persona che ho di fronte è sincera e mi trasmette calore umano”.

Vincenzo Boccia: "Se si colpisce il tessuto produttivo si danneggia l'intero Paese"

Molto apprezzato e ricco di spunti interessanti anche l’intervento di Vincenzo Boccia, presidente nazionale di Confindustria, che ha rimarcato l’apprezzamento per la scelta di organizzare l’Assemblea all’interno di una fabbrica. “Ripartire da questi luogo – ha affermato – è prioritario per noi perché il lavoro era e deve tornare ad essere uno dei fondamenti di questo Paese. Per il quale, non a caso, i Padri Costituenti hanno posto il lavoro nell’articolo 1 della Costituzione”.

“Noi imprenditori – ha proseguito - siamo il ponte tra gli interessi delle imprese e quelli del Paese e pertanto dobbiamo rimarcare, come fecero nel dopoguerra il leader della CGIL Di Vittorio e il presidente degli industriali dell’epoca, il concetto ‘Prima le fabbriche e poi le case’, perché se si impoverisce il tessuto produttivo ne risente tutta l’economia del Paese”.

“Dobbiamo tornare ai principi fondamentali e capire che futuro vogliamo dare alle imprese. Io penso a imprese ad alta intensità di investimenti e produttività, ricordando i moniti di Draghi, che nell’ultimo intervento da Governatore della Banca d’Italia sostenne che è necessario combattere l’ansietà, e del Presidente Mattarella, il quale nel discorso di fine 2018 ribadì che “sogni e speranze non debbono essere confinati alla sola stagione dell’infanzia”.

“La sostenibilità – ha poi aggiunto – non può essere vista solo in chiave ambientale e in questo il caso Ilva è sintomatico. Da parte della classe politica occorrono buon senso e pragmatismo che consentano di recuperare il senso delle priorità già citato. Invece il governo mette a punto norme come la ‘plastic tax’ che altro non è che una tassa per far cassa, che colpisce i produttori del settore anziché penalizzare un comportamento. Idem la sugar tax e l’ipotesi di maggiori tassazioni sulle auto aziendali o la confisca per omissioni di versamenti IVA oltre i 100.000 euro prima della sentenza. Se si appura che si è messo in galera un soggetto per errore, quando lo si fa uscire l’azienda che guidava non esisterà più”.

“Il nostro è un ruolo super partes – ha concluso – ed il nostro compito è di proporre proposte critiche per porre un problema di metodo nel Paese, invitando la classe politica a non adottare provvedimenti che prescindono dall’economia reale. Oggi più che mai, per trovare una soluzione occorrerebbero buon senso, coraggio e capacità di ammettere gli errori compiuti”.

Alberto Cirio:"Grazie a TAV e Terzo Valico il Piemonte diventerà centro dell'Europa produttiva"

In chiusura di lavori, intervenendo di fronte ad un uditorio particolarmente attento ed interessato, perché composto da imprenditori chiamati a confrontarsi pressoché quotidianamente con le problematiche affrontate nel suo intervento, il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha affermato, anche a nome della Giunta da lui guidata: “Per noi essere qui è importante per dare l’idea di un Piemonte ‘business friendly’ anziché ostacolo alla creatività e libertà del mondo dell’Impresa. Io, nelle mie Langhe, sono stato influenzato da Einaudi e credo fermamente che sia fondamentale che il mondo politico non crei disagi all’impresa. Ma noi vogliamo andare oltre, attraverso una serie di progetti già in fase di sviluppo in favore del mondo imprenditoriale. Perché va bene parlare di turismo e cultura, ma non dimentichiamoci mai che la nostra forza, che paga un terzo degli stipendi erogati in questa regione, siete da voi imprenditori”.

Il governatore ha poi ampliato il discorso su scala interregionale e nazionale: “Negli ultimi anni, come piemonte, siamo sempre stati a guardare. Calcisticamente, una ‘terza punta’ di Lombardia e Veneto, che però la palla ce l’hanno passata pochissimo, dimenticandoci che con la realizzazione della TAV diventeremo il centro dell’Europa. E qui voglio rimarcare che il progetto TAV è irreversibile. Anche perché TAV e Terzo Valico sono esempi di una regione che presto sarà al centro di tutti i transiti di merci. Dobbiamo accogliere questa nuova situazione con un atteggiamento diverso, battendoci anche per un rapido completamente dell’Asti-Cuneo che tutti voi state aspettando”.

“Di recente – ha proseguito – è stato celebrato il venticinquesimo anniversario della devastante alluvione del 1994. Se oggi guardiamo a quel che è accaduto, troviamo tutto ricostruito e funzionante. Ma non perché è arrivato lo Stato, bensì perché i piemontesi si sono rimboccati le maniche e hanno agito. Tutto ciò è importante, ma non deve diventare un alibi per dello Stato.

Con un governo che, anziché intervenire in favore dell’imprenditoria, ideando tasse su plastica e merendine adotta decisioni folli, che colpiscono due settori che vanno molto bene. Diciamo no a questa oppressione. La salvaguardia dell’ambiente è importante, ma non può divenire un pregiudizio. La follia di quanto sta accadendo in merito all’Ilva di Taranto è un esempio di quanto questo modo di ragionare sia inaccettabile. L’ambiente va rispettato, ma viene prima l’uomo”.

“Invece troviamo al governo persone che chiamano gli imprenditori ‘prenditori’, una roba che mi fa venire la pelle d’oca già solo a sentirla. Ennesima follia di questo Esecutivo che parte dal pregiudizio che gli imprenditori siano a priori dei criminali, da perseguire per qualche reato non ancora scoperto ma che si da per scontato che sia stato compiuto. Invece dobbiamo snellire le norme, perché le leggi complesse creano burocrazia e la burocrazia crea malaffare. Noi vogliamo un atteggiamento diverso”

“In Italia ha concluso con riferimento all'omonimia tra il presidente di Confindustria  e il ministro per gli Affari Regionalici sono due Boccia che contano: di uno mi fido moltissimo, dell’altro molto meno. Ovviamente, quello di cui mi fido ciecamente sei tu, Vincenzo. Proprio ieri ho incontrato il ministro Francesco Boccia e gli ho rimarcato l’importanza di concederci maggior autonomia ricordandogli i piemontesi che l’Italia l’hanno fatta. Non vogliamo smembrarla, ma che, ad esempio, ci riconoscano i 10 miliardi di euro in più che versiamo ogni anno. Dobbiamo avere la forza di chiedere questa autonomia, perché ci spetta”.

Un momento conviviale prima dell'inizio dell'Assemblea

L'intervento del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia

L'intervento del presidente Alberto Cirio

L'intervento di Andrea Amalberto

Massimo Mauro, presidente nazionale Aisla

Il sindaco Rasero e il presidente della Provincia Lanfranco

Anche il pranzo post Assemblea si è svolto nei locali della fabbrica

Gabriele Massaro