Politica - 21 novembre 2019, 10:30

Consiglio Comunale. Asti recede dall'uscita di "Avviso Pubblico". La soddisfazione di Libera

Non è stato raggiunto un accordo sui tagli a Israt. Il Comune e la Provincia avranno in condivisione il Segretario Generale

Il Segretario Formichella con il sindaco Rasero (immagine di archivio)

Il Comune di Asti recede dall’uscita da “Avviso pubblico”, rete nazionale degli enti locali per la legalità, dopo che nei giorni scorsi alcuni consiglieri si erano espressi in merito.

Ieri sera in Consiglio Comunale, la proposta di uscire è stata ritirata e l’emendamento presentato dalla minoranza per ripristinare l’adesione alla rete sarà portato in Bilancio.

Soddisfazione espressa dai rappresentanti di Libera Asti che lunedì sono stati ricevuti per un’audizione in commissione Bilancio e dal sindaco Rasero al quale hanno motivato perché “ Per Asti sia importante restare nella rete di Avviso Pubblico, con tutta la perseveranza di chi sa di fare il bene della città

Abbiamo assistito al Consiglio – spiega Libera - sono servite due sospensioni del Consiglio Comunale per riunioni della maggioranza e una sospensione per una riunione dei capigruppo per convincere il Consiglio a riflettere su questa scelta.

Ringraziamo i Consiglieri di minoranza che hanno capito l'importanza di questo tema ed un grazie anche al Sindaco e ai Consiglieri di maggioranza che dopo iniziali perplessità hanno voluto mettersi dalla parte della cittadinanza responsabile. Speriamo di avere a breve la certezza che il Comune di Asti confermerà l'adesione alla rete nazionale di Avviso Pubblico.

Vogliamo che Asti sia attiva e diventi modello di impegno nella rete,per lavorare i sinergia con esperti ed altre realtà italiane e creare buone pratiche di trasparenza, legalità e prevenzione.

In tempi come questi, dove si celebra un processo di 'Ndrangheta sul nostro territorio e la situazione della corruzione e della criminalità rappresentano problema reale e urgente anche al Nord, riteniamo che le Amministrazioni locali debbano investire risorse per prevenire in modo sempre più incisivo le illegalità e le infiltrazioni della criminalità”.

Non si è invece ancora trovato l’accordo per un’altra questione dibattuta, quella del taglio all’Israt (Istituto storico per la Resistenza di Asti), ci sarà discussione nella settimana del Bilancio (dal 29 novembre). L’accordo invece si è trovato per ridurre le serate di discussione Bilancio, quindi non ci saranno sedute programmate fino al 9 dicembre ma tre/quattro in meno.

Nell’ottica di riduzione costi il Comune di Asti e la Provincia avranno in condivisione il Segretario generale. Giuseppe Formichella lavorerà al 70% con il Comune, al 30 per la Provincia. Passata anche la variazione di bilancio di Previsione 2019-2021, per l’arrivo di fondi regionali e statali.

C’è stato anche il recesso dall’Associazione Comuni del Moscato e dall’Associazione Nazionale Città del Vino.

Betty Martinelli


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