"Sovente c’è un motivo se un articolo è più in evidenza, se il titolo è più grande o la posizione è migliore. Spesso la causa è il giovane giornalista che, pagato con uno stipendio da fame, cerca qualche volta di arrotondare accettando “favori” dall’industriale o politico di turno".
Lo ha detto, giovedì 21 novembre, Enrico Anghilante ai soci del Lions Club Villanova d’Asti, riuniti per la loro conviviale al ristorante Garibaldi di Cisterna d’Asti. Da 18 anni Anghilante è editore di quotidiani locali solo online che oggi guida una rete di testate in ogni provincia del Piemonte (fra cui “TargatoCN”, “Torino Oggi” e “La Voce di Asti”), ma anche in Liguria, Valle d’Aosta, Montecarlo, Costa Azzurra e, da alcuni mesi, anche Lombardia.
"Non è possibile - ha detto - che un giornalista venga pagato 600 euro al mese perché, in questo modo, non può essere indipendente. È ciò che accade ormai in troppe redazioni ed i contributi statali dovrebbero andare a chi lavora 12 ore al giorno nei giornali, e non agli editori".
Ha poi aperto un velo sulla manipolazione dell’informazione in campo elettorale, affermando che «qualcuno che gioca sporco c’è sempre». L’utilizzo di bugie e falsità, vendute per verità sacrosante in campo nazionale e internazionale, sono ormai un mezzo consueto per manipolare il pensiero di chi legge e dovrà votare. Ciò perché spesso chi si candida non ha ideali e gli uomini di peso guardano altrove e fanno altro.
Ha infine ricordato che, ciò che viene pubblicato su internet spesso resta per sempre e, nonostante il cosiddetto “diritto all’oblio” che prevede la non diffusione di precedenti pregiudizievoli dell'onore di una persona, è estremamente difficile poterne ottenere la cancellazione. "Considerate che alcuni giovani avvocati stanno abbandonando il recupero crediti, non più redditizio, per passare alla rimozione dei link negativi… è ciò ne dimostra la rilevanza".
Personaggio graffiante, franco e fuori dagli schemi questo editore, Enrico Anghilante, è stato molto apprezzato da tutti i presenti, perché preparato e accattivante, in questa sua relazione a sostegno di un’informazione che possa essere sempre più libera, rapida e attendibile.