Economia e lavoro - 17 dicembre 2019, 07:48

Come viaggiare all’estero: ieri e oggi

Oggi andiamo a parlare di viaggi e di come sia cambiato il paradigma del turismo nel corso del tempo

La nostra società ha subito numerosi cambiamenti nel tempo, così tanti che spesso ci dimentichiamo di alcuni di essi e li scopriamo solo nel momento in cui dobbiamo toccarli con mano. In realtà esistono dei cambiamenti che ci hanno semplificato notevolmente la vita e che diamo per scontati o di cui ignoriamo l’esistenza.

Oggi andiamo infatti a parlare di viaggi e di come sia cambiato il paradigma del turismo nel corso del tempo, favorito dalla globalizzazione che ha distrutto determinate barriere un tempo insormontabili.

Pensiamo alle nostre vacanze e alle mete che abbiamo visitato nel corso della nostra vita: una volta ci si muoveva principalmente lungo la penisola italiana. I viaggi all’estero erano l’eccezione che conferma la regola, considerato il costo con cui spesso arrivavano i documenti necessari al fine di viaggiare verso un altro paese.

Oggi la situazione è cambiata radicalmente: sempre più persone viaggiano abitualmente verso nazioni straniere, talvolta anche per lavoro, grazie a un processo di movimento libero delle persone che ha permesso di abbattere costi e burocrazia.

Il primo grande passo è stato quello fatto tramite gli accordi dell’Unione Europea: questa organizzazione che attira tanto odio quanto sostegno in questo periodo storico così difficile e combattuto ha fatto sì che le persone si potessero muovere liberamente da un paese all’altro, senza la necessità di un passaporto o di un visto turistico.

Questo si traduce nella possibilità di effettuare viaggi internazionali in qualsiasi momento avendo in mano la nostra basilare carta di identità.

Ma anche per i viaggi più lontani la storia è cambiata: un tempo si facevano viaggi intercontinentali solo in occasioni uniche nella vita. Un regalo di matrimonio o di anniversario? Oggi non più: sebbene i costi possano essere talvolta proibitivi, soprattutto per coloro che devono stare attenti alle proprie finanze, è impossibile negare che il viaggio stesso è oggi più semplice rispetto che in passato.

Sia da un punto di vista prettamente tecnico, con l’aumento di voli che agiscono su determinate tratte, sia da un punto di vista meramente burocrati. Un tempo per richiedere il visto era necessario muoversi anche per centinaia di chilometri verso l’ambasciata o il consolato più vicino.

Questo, naturalmente, voleva dire lunghi permessi lavorativi, costi di viaggio e attese interminabili. Oggi, sebbene il passaporto vada ancora richiesto di persona presso le autorità di competenza, il visto può essere facilmente richiesto direttamente online utilizzando uno dei tanti servizi a disposizione.

Niente più file e lunghi processi burocratici, ma un paio di click e un’email contenente il documento elettronico.

Non più difficile, di fatto, di acquistare un bollitore su Amazon, ma con la differenza che il visto ti permette di visitare un paese a migliaia di chilometri di distanza.

Aerei sempre più veloci, documenti sempre più facili da ottenere e una maggiore diffusione della lingua universale, l’inglese, sono tutti aspetti che hanno permesso di rendere viaggi un tempo impossibili alla portata di tutti o quasi.

Vedendo la differenza tra i viaggi di ieri e di oggi, non possiamo che chiederci cosa accadrà in quelli di domani.