Ultima chiusura, in ordine di tempo, quella della libreria Paravia. “Serrande abbassate per colpa delle vendite online” dicono le titolari. Una cessazionee che ha fatto parlare tutti i mass media per il prestigio di Paravia, il secondo negozio di libri più antico d’ Italia. Invece, nel silenzio, si calcola che un esercizio commerciale su 10, negli ultimi mesi, abbia abbassato le serrande alla sera, senza più rialzarle il mattino successivo. Inoltre, ogni mese, in Piemonte, almeno due edicole hanno chiuso.
Nel contempo i supermercati, piccoli e medi e iper, sono cresciuti del 30 per cento.
Crescita della pressione fiscale, costi del lavoro insostenibili, condizioni capestro per la piccola distribuzione: sono tante le cause della morìa di negozi nelle nostre città e nei piccoli paesi. Un edicolante ha confessato: “lavoravo anche 14 ore al giorno per guadagnare 3 euro all’ ora”. Impossibile tirare avanti.
Le amministrazioni, di qualsiasi colore politico, continuano a ribadire la volontà di difendere e rilanciare il commercio. A parole, mai nei fatti. Molti proprietari degli immobili preferiscono tener vuoto il locale, piuttosto che abbassare gli affitti.
E allora immaginiamo quanto saranno belle le nostre città e i nostri paesi con tante, tantissime serrande abbassate. Vetrine spente e sporche. Vie buie e deserte. Ma in periferia cattedrali commerciali illuminate. E poi centinaia di camion e furgoni che a folle velocità corrono per le nostre vie per consegnare i pacchi di Amazon e delle altre vendite online. Questo è il futuro che stiamo costruendo dicendo addio ai colori e ai profumi dei nostri negozi.