Ieri in Comune si è tenuta la Commissione Ambiente alla presenza di alcuni rappresentanti dei Fridays for future che avevano presentato una mozione per chiedere interventi alla Città di Asti.
"Gli indirizzi generali sono ormai condivisi da molte città - hanno spiegato - allo scopo di dare una visione ai cambiamenti".
Si è trovato d'accordo sui punti l'assessore all'Ambiente Renato Berzano che ha richiamato l'importanza di realizzare iniziative concrete, elencando gli impegni del Comune per l'ambiente già fatti.
Per il futuro si parla del risparmio energetico a palazzo Mandela, delle macchine mangia smog, bici elettriche e stazioni di ricarica.
"Questa - ha ribadito il consigliere di Ambiente Asti Mario Malandrone - può essere una mappa su cui muoversi e su cui orientare per il futuro politiche sostenibili".
"Il Comune - ha aggiunto - potrà avere, adottando questa mozione benefici economici, progettuali e di visione, mi impegno a lavorare con i ragazzi insieme alla maggioranza, serve uno strumento di partecipazione per raccogliere poi proposte tecniche su ogni punto."
Secondo il consigliere "Occorre coraggio per perseguire una politica ecologica minoranza e maggioranza insieme", citando esempi sui fiumi e sul Piano di regolamento di verde pubblico e privato e l'impegno a piantare 10 alberi ogni albero abbattuto.
Concorde anche la consigliera del Partio Democratico Maria Ferlisi che ha invitato il Comune a progettare su queste tematiche.
Anche il neo consigliere di Uniti si Può, Mauro Bosia (recentemente subentrato al dimissionario Passarino), ha proposto un tavolo formato da"consiglieri, associazioni e movimenti per poter elaborare proposte concrete".
Il verde urbano anche nelle parole di Angela Quaglia di CambiAmo Asti:"Vedo questa mozione come una mappa ideale su cui andare a impiantare punto per punto le cose da fare, ad esempio per essere concreta potenziare il verde pubblico sia dal punto di vista educativo, sociale e ambientale può essere un primo passo concreto. Altro punto importante è la sostituzione delle auto private con un solo passeggero magari, con bus circolanti e frequenti, che facciano in modo che gli astigiani lascino a casa l'auto".
In Commissione (che ricordiamo, è aperta) è intervenuto anche Giancarlo Dapavo di Legambiente che ha condotto una lunga dissertazione tecnico-scientifica a favore della mozione concentrandosi su due aspetti: il traffico e il verde urbano.
In particolare ha spiegato l'importanza di ostacolare il traffico parassitario, di studiare una mobilità alternativa e il ruolo importantissimo del verde.
"Serve un piano del verde e un regolamento per il verde pubblico e privato e bisogna censire gli alberi"
Anche l'attivista Paolo Montrucchio (noto attivista sull'ambiente, che negli ultimi tempi si è occupato molto della questione Oasi dell'Immacolata) è intervenuto proponendo di utilizzare la tangenziale da ovest a est chiedendo il pedaggio gratuito.
"Le vere colonne antismog sono gli alberi", ribadiscono i ragazzi del Fridays che hanno portato l'esempio di Prato che ha da bando un progetto da 4 milioni di euro per rinverdire la città.
Diversi altri interventi di cittadini ed esponenti di associazioni; Gianfranco Miroglio (ex presidente dell'Ente Parchi) ha richiamato l'importanza di scelte che si rincorrono da oltre 30 anni
"Dopo il partecipato presidio di venerdì scorso - spiegano ancora i ragazzi dei Fridays - nel corso della commissione si è nuovamente manifestato il vivo interesse dei cittadini, che erano presenti a titolo individuale o nelle vesti di rappresentanti delle diverse associazioni attive insieme a noi sul tema ecologico, quali Legambiente, la rete Asticambia, Asti Rifiuti Zero.
Gli interventi hanno toccato diversi punti del nostro documento, condiviso da tutti, in cui è anche emersa la proposta di creare un tavolo di lavoro con rappresentanti dell’amministrazione, della cittadinanza e tecnici per redigere, in un secondo momento, un’insieme di dispositivi attuativi della dichiarazione.
Ai discorsi però - concludono - non è seguita nessuna decisione. La formulazione dell’Odg è stata rimandata al prossimo incontro della commissione. Non lottiamo per ricevere complimenti, ma per azioni concrete contro la crisi climatica. Essendosi dimostrati tutti disponibili, restiamo aperti a un dialogo per dare finalmente ad Asti la Dichiarazione d’emergenza climatica. La nostra mobilitazione, però, continua. È importante che al più presto il consiglio approvi un documento adeguatamente formulato".