Cultura e tempo libero - 08 febbraio 2020, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo: torri o psiche nel paesaggio?

Puntata di invito ad approfondire il rapporto tra paesaggio e psiche per cogliere meglio il perché di quel nostro speciale attaccamento all’Astigiano

Il paesaggio interiore visto da Magritte

In programma c’era il raccontare delle bellissime torri nel sud Astigiano, ma, per colpa di Lingiardi, se ne parla alla prossima puntata.

Vittorio Lingiardi, psichiatra, psicoanalista e professore di psicologia dinamica alla Sapienza di Roma, ha pubblicato un bel libro, Mindscapes, sul rapporto tra psiche e paesaggio; l’ho appena finito e mi piaceva condividerne subito le, condivise, tesi.

Il sunto è ripensare l’idea di paesaggio elettivo. Elettivo nel senso del luogo che cerchiamo per dare forma e immagine a qualcosa che è già in noi.  Per stare al mondo abbiamo certamente bisogno di avere molti luoghi dentro di noi, intesi come esperienze e varietà di opinioni, ma per essere noi stessi dobbiamo averne uno, elettivo, il nostro: la coperta di Linus.

Il buon suggerimento da cogliere è sicuramente quello di avvolgersi nel nostro ambiente elettivo, goderne e condividerlo con chi ci è più o meno vicino, tipo qualche milione di potenziali turisti, guardandolo e promuovendolo quale parte dell’animo di tutti,  fondamento di comunità e promessa assolutamente distintiva di comunicazione.

Il libro, Raffaello Cortina Editore, lo suggerisco quindi calorosamente, quale invito al viaggio, anche senza muoversi, in luoghi d’origine, di destino e di passaggio che ci hanno portato ad essere ciò che siamo, individualmente e collettivamente; luoghi carichi di sfumature emozionali, valoriali e culturali che, come singoli individui e come collettività, creano aspettative, pensieri, piacere, ricordi ed emozioni. Interessantissimi e distintivi spunti per promuoverne visita e per evitare di sentirsi persi e spaesati, così tipico di questi tempi, ma, al contrario, orgogliosi e forti del legame interiore con l’origine nel nostro paesaggio. Noi.

Carichi, ancora più del solito, dell’orgoglio di chi è certo di vivere in un posto bellissimo, usiamo allora tutte le sue valenze ed energie per vivere meglio e, ça va sans dire, attrarre turismo, come invitassimo amici a casa, sicuri che si troveranno bene, almeno quanto noi.
  

Davide Palazzetti