Politica - 16 febbraio 2020, 07:30

Fumetto sulle foibe ed esclusione delle borse di studio, l'accusa del Pd: "La giunta regionale strizza l'occhio all'estrema destra"

Botta e risposta con gli esponenti della Lega, che replicano: "Non si possono difendere coloro che lanciano pietre e danneggiano aule e auto"

"Da sempre siamo al fianco degli studenti che vanno in università per studiare e non per impedire agli altri universitari di farlo, di seguire le lezioni o di esprimere liberamente le proprie idee senza correre il rischio di trovarsi in mezzo a scontri gravissimi come quelli accaduti al Campus Einaudi dell'Università di Torino. Presenteremo un ODG in Consiglio Regionale per revocare/negare le borse di studio a chi si rende partecipe di tali, inaccettabili, condotte. Al di là della solita dialettica, lanciare pietre in università, danneggiare aule e auto, addirittura ferire le forze dell'ordine causando situazioni di estremo pericolo per gli studenti perbene, è motivo più che sufficiente per porsi al di fuori del modello di studente meritevole di borsa di studio. Qualunque sia il pensiero politico più o meno millantato". Così in una nota congiunta i consiglieri regionali della Lega - Salvini Piemonte Matteo Gagliasso e Letizia Nicotra.

"Come Lega Universitaria riteniamo che l'Università debba essere il luogo del confronto e della crescita culturale e intellettuale, che però deve passare attraverso i libri e i dibattiti e non attraverso le occupazioni e le distruzioni delle aule. Riteniamo, anzi, che chi si macchia di simili azioni manchi di rispetto non solo agli altri studenti ma anche a tutta la comunità. Per questo, la Lega Universitaria accoglie favorevolmente la proposta del presidente dell’Edisu, Alessandro Sciretti, di estromettere dalle borse di studio i cosiddetti antagonisti, che usano violenza in un luogo dove dovrebbe regnare la ragione. Grazie al gruppo della Lega - Salvini Piemonte questa proposta si trasformerà in un odg che ci auguriamo possa trovare in consiglio regionale l'appoggio di tutti coloro i quali hanno a cuore gli studenti e il sistema universitario improntati alla conoscenza". Aggiunge Alessio Ercoli, responsabile della Lega Universitaria Piemonte.

"Non è tollerabile assistere a certe scene in un luogo di cultura, così come sarebbe ingiusto assegnare una borsa di studio a chi devasta gli spazi dell'istruzione. Chi va in Università per esercitare violenza non deve poter godere di alcun beneficio, ma soltanto della ferma condanna di tutte forze che credono nel rispetto delle regole e dei principi democratici, requisiti richiesti anche nei regolamenti e nello Statuto di UniTo. Ci dispiace constatare che l'ANPI, nonostante si batta per Statuto per la libertà e la democrazia, non stia con queste ultime bensì solidarizzi con chi esercita una censura della libertà di espressione ancora più grave perchè attuata con uso della forza e con danneggiamento di un'aula intitolata a Borsellino. Ci auguriamo che la posizione dell'Anpi nazionale si discosti da quella della sezione Anpi Nizza Lingotto". Terminano assieme Gagliasso, Nicotra ed Ercoli.

"Che siano iniziative dirette degli assessorati", commenta il consigliere Diego Sarno (PD) "oppure il tentativo di utilizzare gli enti strumentali come Edisu il risultato non cambia: la maggioranza regionale sta strizzando l'occhio all'estrema destra e alla" cultura neofascista".

 Aggiunge Daniele Valle: "Stando alle cifre del bilancio e nell'attesa messianica del maxiemendamento, ad oggi le risorse non garantiscono le borse di studio, se il trend di crescita delle domande continuerà. Le risorse previste, peraltro, vengono distolte dal FSE e non sappiamo da quali voci della formazione professionale. Invece di occuparsi di questioni di ordine pubblico che non gli competono, Edisu si faccia sentire con l'assessore al bilancio".

"Saranno 5 anni così: copriranno il vuoto politico e amministrativo con continue provocazioni", rosegue Domenico Rossi. "Abbiamo oramai capito che all’interno della maggioranza c’è un asse tra FDI e una parte della lega che ha deciso di occupare le istituzioni con il solo scopo della propaganda: zero proposte per i piemontesi, zero iniziative. E’ così anche per l’ultimo scontro sul diritto allo studio."

"Quando ci chiederanno quali siano le differenze tra destra e sinistra", concludono i consiglieri,  "ricordategli quanto successo in questi giorni: una maggioranza non semplicemente lassista, ma intenzionalmente propositiva nel nominare in enti strumentali e partecipate dei soggetti con posizioni antidemocratiche. Dopo il presidente ATC, Edisu e lo staffista che prega sulla tomba del duce, chi sarà il prossimo a stupirci, magari con un po' di nostalgia del ventennio?".

redazione


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