Economia e lavoro - 25 febbraio 2020, 12:52

Coronavirus in Piemonte, l'allarme di turismo e commercio: "Perso oltre il 50% di fatturato: aiuti come in Lombardia e Veneto"

La richiesta è di sospendere tasse e mutui così come si richiede per le due zone "rosse" del Nord Italia. I cali degli affari e delle prenotazioni è preoccupante

Il tessuto economico torinese e piemontese chiede al Governo lo stesso sostegno economico, dallo stop alle tasse e mutui, promesso nelle zone "rosse" di Lombardia Veneto. L'appello unitario è arrivato da Ascom, Confesercenti, Camera di Commercio, Federalberghi e Confartigianato, che questa mattina in Prefettura hanno incontrato la sindaca di Torino Chiara Appendino e la Regione.

Richieste accolte dalla prima cittadina: "Riteniamo corretta la richiesta, che abbiamo già fatto pervenire a livello nazionale, di estendere una serie di misure che si stanno immaginando sulle zone rosse all'intera regione". Appendino ha poi spiegato che oggi a Roma le categorie economiche nazionali incontreranno il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli

I settori ad essere maggiormente colpiti in questo momento dai provvedimenti contro il virus - chiusura delle scuole, musei, palestre e annullamento di tutti gli eventi, tra cui il carnevale di Ivrea - sono il turismo ed il piccolo commercio. E le prime stime sono impietose. "Sono state cancellate - denuncia Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino - il 50% delle prenotazioni". Numeri analoghi a quelli del commercio.

A preoccupare negozianti e albergatori è però il futuro. "Nel turismo - spiega Carlo Alberto Carpignano, direttore Ascom Torino - abbiamo disdette ben oltre questa percentuale. Il turismo d'affari è stato bloccato e poi c'è un rischio per le prossime stagioni dai ponti primaverili alle vacanze estive".

"Nel mondo del turismo - aggiunge Borio - influisce la parte di comunicazione: in questo momento all'estero si sta costruendo un'immagine dell'Italia contraria al reale. Anziché sottolineare come siano aumentato i controlli, si parla di una situazione fuori controllo. Il Piemonte è come se si trovasse in zona rossa: siamo i primi ad essere colpiti e gli ultimi dove calerà l'onda mediatica". "Ci sono imprese familiari che possono reggere solo pochi giorni". 

Tra le misure che si potrebbero mettere in atto, a sostegno degli operatori dell'accoglienza turistica, "la sospensione della tassa di soggiorno: ogni anno versiamo nelle casse del Comune 8 milioni di euro. Potrebbero poi congelare i mutui, così come prevedere sgravi fiscali", ha concluso Borio.

Cinzia Gatti