- 28 febbraio 2020, 12:24

Non si è ancora sbloccata la situazione degli astigiani bloccati in hotel ad Alassio

Intanto salgono a 11 (1 confermato dall’Istituto Superiore di Sanità e 10 in attesa di conferma) i casi di piemontesi infettati: 3 di essi sono ricoverati ad Asti

La Regione Piemonte comunica che l’assessore regionale alla Sanità e il direttore del settore elisoccorso 118 regionale, sono partiti questa mattina in elicottero per raggiungere l’aeroporto di Albenga. Da dove verranno prelevati da personale del 118 ligure e portati ad Alassio, dove sono ospitati in un albergo i 32 astigiani esposti al contagio del coronavirus “COVID-19”.

Dalla cittadina ligure, una volta disponibili i risultati del test, verrà organizzato il rientro in Piemonte di tutti i corregionali, suddivisi in tre categorie: i negativi verranno posti in isolamento fiduciario domiciliare; i casi positivi, se asintomatici, verranno posti in isolamento domiciliare; se sintomatici, si valuterà se necessiteranno di un ricovero ospedaliero o se sia sufficiente l’isolamento a domicilio.

Alta tensione negli hotel rivieraschi in quarantena

Intanto, nelle strutture alberghiere che ospitano gli anziani posti in quarantena, il nervosismo aumenta di ora in ora. Questa mattina alcune delle persone si sono affacciate all'esterno dell'hotel lamentando il mancato arrivo di un effettivo sostegno e manifestando una volta di più la volontà di essere quantomeno trasferiti in strutture più idonee. E non mancano gli attacchi alla politica, accusata di ritardi nel trasferimento.

Sul posto a presidiare la zona è presente la Polizia Locale (il traffico in via Boselli, la via adiacente agli alberghi è stato chiuso) oltre alla Protezione Civile che sta installando una struttura esterna per coordinare gli ingressi negli hotel.

“Questa mattina purtroppo il supporto dell'Asl ci manca completamente – ha commentato ai microfoni dei giornalisti presenti il vicesindaco di Alassio Angelo Gualtieri – , ieri sera hanno lavorato fino alle dieci facendo i tamponi e ricoverando ancora una persona. Noi ufficialmente non sappiamo niente, abbiamo un nervosismo interno all'albergo che è evidente, uno stato di stress fortissimo, stiamo aspettando che finalmente possano intervenire come avevano promesso ieri. Rispetto a ieri abbiamo fatto un passo indietro".

"Se stiamo ricevendo supporto? Abbiamo sempre delle positività, ci dicono che interverranno - ha continuato Galtieri - per il resto siete qua davanti e avete la visione di quale sia l'intervento effettivo di tutte le altre forze. Noi garantiamo quello che possiamo, un minimo di sicurezza, un supporto esterno di presenza altrimenti non ci sarebbe nessuno. La postazione esterna della Protezione Civile? Il problema vero e proprio è che abbiamo bisogno all'interno di una postazione permanente di operatori sanitari, senza di loro e gli addetti che possano provvedere alla pulizia delle camere la situazione può virare da un problema Coronavirus ad un problema di igiene gravissimo che può sfociare in altri tipi di problematiche mediche".

Aggiornamento sui casi piemontesi

Sono risultati positivi al test del virus COVID-19, esito che deve essere confermato dall’Istituto superiore di sanità, altre cinque persone facenti parte del gruppo degli astigiani che sono stati ospitati presso l’hotel di Alassio dal 4 al 18 febbraio. Salgono quindi a 11 i casi riscontrati in Piemonte, di cui 1 confermato e 10 probabili. Di questi 11 totali, 7 sono ospedalizzati, non in terapia intensiva (1 a Torino, 3 ad Asti e 3 Novara) e 4 sono in isolamento fiduciario domiciliare.

 

Gabriele Massaro, Roberto Vassallo e Matteo Pastorino