La settimana scorsa potevo andare a fare la spesa nei supermercati ma non entrare in chiesa, nemmeno per la funzione delle Ceneri. Nel mio circolo sportivo potevo giocare a tennis, andare in palestra, frequentare le affollate sale dove si gioca a carte, ma non potevo fare la doccia e frequentare lo spogliatoio.
Nella settimana che si apre potrò andare al cinema o a teatro, lasciando però – sempre - un posto libero fra me e il mio vicino. I luoghi di culto tornano ad essere aperti, ma è consigliabile occupare una fila di banchi e lasciare libera quella successiva e quella precedente.
A questo punto siamo di fronte a due alternative: o il coronavirus è così intelligente da scegliere alcuni luoghi e altri no, oppure i nostri politici e i nostri amministratori hanno fantasia da vendere.
Non intendo entrare nel popolo dei virologi, dei complottisti, dei so-tutto-io…. Mi limito a osservare gli effetti delle varie ordinanze emesse nel nostro Piemonte. E riporto la frase di un parroco: “Ieri sera la piazza davanti alla chiesa era affollata di giovani che si abbracciavano, si baciavano, facevano festa…bellissimo…peccato che il giorno dopo la mia chiesa è rimasta chiusa per il rischio di contagio”. Evidentemente è un virus molto religioso che frequenta soltanto i luoghi di culto.
E’ anche un virus molto colto, si annida nelle scuole e nelle università (tutte chiuse) ma non viaggia in metropolitana, visto che tutti i convogli, i treni, gli autobus hanno continuato a viaggiare, affollati come sempre.
Insomma, meglio farci una risata, anche se ci sarebbe da piangere visti gli effetti sull’ economia piemontese provocati da queste settimane con la fantasia al potere.