Stop ai colloqui tra familiari e detenuti, fino a quando l’emergenza Coronavirus non sarà terminata. È questa la richiesta che arriva dal segretario generale di Osapp, Leo Beneduci.
Il sindacato di Polizia segnala che nel carcere di Asti la direzione ha disposto che gli agenti misurino la temperatura alle persone che entrano. Una pratica che Beneduci definisce “assolutamente indebita, perché propria del personale sanitario” e che ora sembra venga estesa anche ad altri istituti penitenziari di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. “Chiediamo – spiega il segretario – che venga abolita in tutta Italia”.
Ad unirsi alla richiesta di sospensione di colloqui in carcere è l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca. “Ci rendiamo conto – evidenzia - che si tratta di una rinuncia importante, ma in questo momento pensiamo sia una mossa fondamentale per garantire la sicurezza sia dei detenuti che degli agenti della polizia penitenziaria”.
“L’emergenza sanitaria da fronteggiare deve essere una priorità per tutti e purtroppo tutti devono essere disposti a osservare dei sacrifici per la comunità intera” conclude l’esponente della giunta Cirio.