Attualità - 08 marzo 2020, 16:46

Il punto sulle limitazioni e autorizzazioni nell'Astigiano, zona vincolata al decreto legge governativo

Il documento diffuso dalla prefettura è conseguente un lungo confronto tra le parti svoltosi presso la Provincia

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Questa mattina si è svolto, presso la Sala consiliare della Provincia, una riunione di coordinamento, presieduta dal prefetto Alfonso Terribile, cui hanno preso parte il presidente della Provincia Paolo Lanfranco, il sindaco di Asti Maurizio Rasero, i rappresentanti delle Amministrazioni comunali individuate come sedi dei Centri Operativi Misti di Bubbio, Canelli, Castell’Alfero, Castello d’Annone, Castelnuovo Don Bosco, Isola d’Asti, Moncalvo, Montechiaro d’Asti, Nizza Monferrato, San Damiano d’Asti, Villafranca d’Asti, Villanova d’Asti, i vertici delle Forze dell’Ordine e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonché esponenti della locale A.S.L., della Società Autostrade, del Comitato C.R.I. e del 118.

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che l’art. 1, comma 1, lett. a) del citato decreto stabilisce che vanno in generale evitati gli spostamenti delle persone in entrata e in uscita dalle zone soggette a particolare attenzione (oltre alla provincia astigiana, anche le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia e la regione Lombardia), nonché all’interno di questi territori, salvo che questi non siano motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero da motivi di salute.

 

Al riguardo, si è condiviso che:

  • nella nozione di comprovate esigenze lavorative rientri il trasporto delle merci, al fine di consentire alle aziende si proseguire l’attività; per quanto attiene agli spostamenti dei lavoratori, si è sottolineata la necessità, allo scopo di agevolare i controlli, che i datori di lavoro forniscano ai dipendenti una attestazione o un documento (tessera o simili) che comprovi il rapporto di lavoro, mentre i liberi professionisti e gli artigiani dovranno avere al seguito idonea documentazione.

  • nell’ambito della effettiva necessità: rientri ad esempio la necessità, per gli abitanti di centri ove non vi sono negozi, di recarsi nel centro più vicino per provvedere agli acquisti necessari per la vita quotidiana.

  • nei motivi di salute siano ricomprese le cure ospedaliere, ambulatoriali, l’approvvigionamento di farmaci e simili.

É stato, quindi, ribadito che le attività di ristorazione e bar sono consentite solo dalle ore 6 alle 18, e comunque con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni necessarie per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Si è inoltre evidenziato che la lett. c) del medesimo comma e articolo, prevede un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus COVID-19.

Oltre a queste precisazioni, sono state definite le opportune intese con le Forze di polizia per i controlli connessi alla rigorosa attuazione del D.P.C.M., che verrà costantemente monitorata dalla Prefettura anche attraverso cadenzate riunioni di coordinamento con tutti gli enti e uffici interessati.

PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI VI RIMANDIAMO ALLA VIDEOINTERVISTA AL PREFETTO DI ASTI PUBBLICATA ALLA PAGINA http://www.lavocediasti.it/2020/03/08/leggi-notizia/argomenti/attualita-15/articolo/il-prefetto-terribile-siamo-in-unarea-allertata-ma-non-zona-rossa-si-agli-spostamenti-tra-c.html

Comunicato stampa