L'Asl di Asti sta adottando misure atte a poter rispondere alla prevista necessità in aumento di ricovero e presa in carico di pazienti positivi al CoVID-19.
PPI di Nizza Monferrato chiuso nelle ore notturne
Da domani sera, martedì 10 marzo, il Punto di primo intervento (PPI) di Nizza Monferrato sarà temporaneamente chiuso in orario notturno: la scelta aziendale si fonda sull’emergenza CoVID-19, per poter concentrare il personale medico ed infermieristico presso l’ospedale Cardinal Massaia, dove i percorsi a salvaguardia della salute di operatori e pazienti riescono ad essere assicurati con maggiore efficacia.
Anche il sindaco di Nizza Monferrato, Simone Nosenzo, sottolinea come "in un momento di grande difficoltà e di reale emergenza, sia giusto ottimizzare le risorse con l’obiettivo di poter dare la migliore risposta possibile alla cittadinanza".
In base alle disposizioni regionali urgenti in ambito ospedaliero per la gestione dell’emergenza epidemiologica CoVID-19, resta bloccata l’erogazione delle prestazioni ambulatoriali (visite e prestazioni diagnostiche) di classe D (differibile) e P (programmata), garantendo unicamente quelle di classe U (urgente) e B (breve)".
Sospesi interventi chirurgici ordinari
Sospesa anche tutta l’attività chirurgica ordinaria, fatta eccezione per gli interventi chirurgici urgenti, quelli salvavita e quelli di tipo oncologico. La Radiodiagnostica continua ad assicurare le prestazioni di classe U e B (come detto sopra), ma resta per il momento sospesa la formula ad accesso diretto, necessario quindi prenotare secondo le modalità rintracciabili sul sito internet aziendale.
Il Laboratorio Analisi continua regolarmente le attività con modalità ad accesso diretto (con prescrizione del medico curante), sebbene si raccomandi all’utenza di limitarsi agli esami strettamente necessari.
L’accesso agli uffici amministrativi è da limitare a situazioni urgenti ed indifferibili, previo appuntamento telefonico. L’Ufficio relazioni con il pubblico ha implementato le linee telefoniche dedicate ed è contattabile anche via mail per segnalazioni, reclami, elogi e richiesta informazioni.
28 ricoverati al Cardinal Massaia. 6 in rianimazione
Il numero totale dei pazienti COVID positivi ricoverati presso l’ospedale Cardinal Massaia si attesta a 28 in totale: 6 in Rianimazione, 22 in Malattie Infettive. Una trentina, invece, i pazienti in isolamento domiciliare. I più colpiti restano gli anziani.
È importante ricordare che il Servizio di igiene sanità pubblica (Sisp) segue tutti i casi di pazienti positivi al tampone (ricoverati e non), attivando una procedura che prevede la ricostruzione delle relazioni sociali e professionali avuti da questi pazienti ed il conseguente contatto con le persone che a causa di tali relazioni potrebbero essere a rischio.
BOLLETTINO CONTAGI ALLE ORE 18,30
In Piemonte, le persone risultate positive al “coronavirus covid19” sono al momento 380; quelle negative al test 1.238. Gli esami in corso sono 238.
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti: 101 a Torino, 58 ad Asti, 63 ad Alessandria, 20 a Biella, 13 a Cuneo, 19 a Novara, 12 a Vercelli e 11 nel VCO.
I casi positivi provenienti da fuori regione sono 16, mentre 67 casi sono ancora in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
In rianimazione sono ricoverate 61 persone; in altri reparti 120 e in isolamento domiciliare 186. I decessi sono 13.
IL PIANO DELLE ASSUNZIONI PER L’EMERGENZA
Da oggi è attivo presso l’Unità di crisi un Ufficio acquisizione risorse umane, con il compito di raccogliere le esigenze di nuovo personale da parte delle aziende sanitarie regionali (Asr) e coordinarne le assunzioni, che verranno fatte dalle aziende stesse.
L’Ufficio ha provveduto ad acquisire le graduatorie concorsuali già disponibili presso le Asr di operatori socio-sanitari, infermieri e medici nelle discipline necessarie alla gestione dell’emergenza (malattie infettive, pneumologia, rianimazione, medicina d’urgenza, medicina generale).
Nel frattempo, le aziende sanitarie stanno definendo il loro fabbisogno alla luce del piano di potenziamento dei posti letto disposto dall’Unità di crisi, sulla base delle disposizioni ministeriali. Incrociando i dati, si potrà dare il via alle assunzioni da fare, che potranno avvenire con diverse forme contrattuali: contratti a tempo determinato di 6 mesi o per la durata dell’emergenza per il personale in graduatoria; contratti di prestazione d’opera per gli specializzandi delle Scuole di Medicina o persone in pensione; utilizzo di lavoro interinale o cooperative.
Nel caso le aziende non avessero graduatorie a cui attingere, l’Ufficio acquisizione indirizzerà loro verso le graduatorie di qualche altra Asr.