Attualità - 11 marzo 2020, 18:30

"Chiudiamo tutto per 14 giorni. Codogno insegna, ora non ci sono più nuovi casi": l'appello del presidente dell'Ordine dei Medici di Asti

Il Piemonte ha manifestato la voglia di seguire il modello lombardo, eliminando così contraddizioni e dubbi. Anche per molti astigiani questa sarebbe la scelta più corretta

Il Piemonte ha già manifestato la voglia di seguire il modello lombardo e di serrare tutto per due settimane.

Se il governo deciderà che la Lombardia farà questo passo credo che anche il Piemonte dovrà in qualche modo essere compreso”, ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

“Se le parole del presidente Fontana vanno nella direzione di chiudere tutto, credo che a questa riflessione vada prestata grandissima attenzione. È per questo che l’ho sottoposta all’unità di crisi e al comitato scientifico regionale, per avere già oggi un parere da trasmettere al governo”.

Una decisione, questa, per certo drastica, che vedrebbe aperti soltanti alimentari e farmacie, ma sicuramente condivisa dal maggior numero.

Chiudere prima per poter riaprire prima

Sono molti, ad esempio, gli astigiani che in questi giorni, tramite social, hanno chiesto a gran voce la chiusura "di tutto", viste anche le importanti lacune delle direttive nazionali. L'idea che pare vada per la maggiore è il "chiudere prima, per poter riaprire prima" e scongiurare così ogni altro pericolo.

"Con un po' sì e un po' no non risolviamo il problema"

A questo proposito il dottor Claudio Lucia, presidente dell'Ordine dei Medici di Asti, lancia un appello.

"Chiudiamo tutto il Piemonte per 14 giorni, altrimenti non ne usciamo. Codogno insegna: hanno chiuso per 14 giorni e non hanno più nuovi casi. È inutile portare avanti questa situazione, un po' sì e un po' no, non risolviamo il problema".

Ed è proprio questo strano mix di "un po' sì un po' no", un po' aperto e un po' chiuso, a generare forti perplessità tra i cittadini.

Molti esercenti astigiani, nel dubbio, hanno deciso di chiudere senza aspettare eventuali decisioni, per rispetto nei confronti della propria clientela e del proprio lavoro.

Gli aggiornamenti, però, non tarderanno ad arrivare.

Elisabetta Testa