Non solo scuole dell'obbligo o Università. Anche il mondo degli ITS (Istituti tecnici superiori) in queste settimane di "lockdown" si sta misurando con la sfida della didattica a distanza.
Emersi ormai da qualche tempo come percorso alternativo, dopo il diploma, per chi non intende affrontare il cammino in ateneo (con tassi di occupazione elevatissimi, per i ragazzi che tagliano il traguardo finale) anche nel loro caso è stato il ricorso al digitale la ricetta per non perdere contatto con gli studenti e per proseguire nell'insegnamento.
La rete delle "Fondazioni ITS Piemonte", nel loro insieme, hanno cominciato a muoversi già dal 17 marzo, mettendo in campo strumenti tecnologici e piattaforme che si possono utilizzare sia per i ragazzi che seguono il percorso ICT che quelli di Turismo e attività culturali, Efficienza Energetica e Biotecnologie. “Oggi il nostro impegno è rispondere alle aspettative dei nostri studenti e delle imprese del territorio, offrendo un vero e proprio progetto di Didattica a Distanza – dichiara Giulio Genti, direttore della Fondazione ITS – ITC Piemonte - Tecnologie di altissimo livello, formazione degli insegnanti, contatto costante fra docenti e allievi. L’emergenza Covid-19 ha lanciato al mondo della istruzione e formazione una sfida straordinaria e inedita, le risposte devono essere altrettanto straordinarie".
Vengono garantite in questi mesi di difficoltà quattro ore di formazione sincrona quotidiana per ogni corso, per un totale, ad oggi, di oltre 1.400 ore di formazione, seguita dal 95% degli iscritti ai primi anni di formazione. E parlando di tecnologie e digitale, è proprio la Fondazione ITS ICT che fa da apripista: già dal 2018, utilizzando i fondi dedicati alla premialità prevista per gli ITS di eccellenza, il 100% delle postazioni di aula della sede di Piazza dei Mestieri sono state rese virtuali: sfruttando un unico “super-server” sono state abbattute le esigenze di manutenzione e sospensione di servizio delle dotazioni, ma soprattutto si è consentito agli allievi di collegarsi all’istituto, tramite una VPN (virtual private network) individuale, da qualunque luogo dotato di una connessione e utilizzare la potenza di calcolo, i software e i documenti esattamente come fossero in aula. Ai ragazzi che ne avessero avuto bisogno, è stato garantito anche l'uso del pc.
Gli allievi dei secondi anni delle Fondazioni ITS ICT e presto quella del “Turismo e attività culturali”, già impegnati nella fase conclusiva del corso dedicata allo stage, usufruiscono poi di una piattaforma di "autoformazione" on line di livello universitario, con oltre 3900 corsi erogati da professori e professionisti su tutti i temi dello scibile umano, arricchendo così la proprie competenze tecniche e di contesto e mantenendosi attivi nell’apprendimento.
"Da subito - spiegano dalle Fondazioni ITS - l’obiettivo è stato quello di mantenere, in questi giorni di lontananza dalle aule, un rapporto di continuità formativa nel segno della qualità e dell’empatia. Gli studenti e i docenti hanno partecipato per oltre il 90% ai momenti di formazione per l’utilizzo dei nuovi strumenti, e ogni settimana il calendario delle lezioni viene stilato rispettando la propedeuticità tra le unità formative e aumentando gradualmente il monte ore settimanale come da piano di studi stabilito a inizio anno, in qualche caso intervallando il programma regolare con momenti di allineamento e rinforzo di competenze già programmati prima dello scorso 24 febbraio".