Il Coronavirus ha spinto aziende e fabbriche a reinventarsi, cercando di produrre gel disinfettanti e mascherine per soddisfare le richieste emergenziali.
Un po' quello che è successo anche all'Istituto Artom di Asti, che ha voluto scendere in campo per dare una mano concreta in questa emergenza sanitaria.
Quando l'Amuchina diventa introvabile
A febbraio, infatti, l'Istituto aveva annunciato l'inizio della produzione dell'Artomina, un gel disinfettante mani a base alcolica nato per sostituire l'Amuchina, introvabile dopo il boom contagi.
Questa mattina è avvenuta la consegna ufficiale dei flaconi "made in Artom" al Comune di Asti, rappresentato dal sindaco Maurizio Rasero e dall'assessore all'Istruzione Elisa Pietragalla e al Comune di Canelli, rappresentato dall'assessore Raffaella Basso.
350 ad Asti, 100 a Canelli
I flaconi, da 75 ml, sono stati consegnati per la maggior parte al Comune di Asti (350), mentre 100 sono stati donati al Comune di Canelli, che li metterà a disposizione della sezione locale dell'Istituto.
"L'Artomina sarà usata sicuramente nei nostri uffici, ma anche in Mensa Sociale e nella Casa delle Donne e dei Bambini, dove ci sono più difficoltà", spiega l'assessore Pietragalla.
Goccia nell'oceano, ma l'Artom c'è
"Questa è la prima fase del nostro esperimento. Volevamo metterci a disposizione del territorio. È una goccia nell'oceano, ma l'Artom voleva esserci", commenta Franco Calcagno, Dirigente Scolastico dell'Artom.
Cordata di solidarietà
Il progetto è stato reso possibile grazie a una vera e propria cordata di solidarietà, che ha visto sul campo anche la Ramazzotti di Canelli, che ha messo a disposizione l'alcol per la produzione del gel, Astigrafica per la realizzazione delle etichette e Team Service. Un donatore, che ha preferito rimanere anonimo, ha invece messo a disposizioni i flaconi.
Contributo importante anche da parte di Pierstefano Berta, per l'associazione OICCE canellese, e dall'Agenzia delle Dogane di Asti e Torino.
"Quando si fa solidarietà insieme si vince sempre. Questo è un segnale importante da parte di un'eccellenza, che cerca di dare risposte al suo territorio", commenta il primo cittadino.
L'Istituto astigiano è già al lavoro per la seconda fase della produzione, che si prevede ancor più abbondante.
Bar dell'Artom per mensa sociale
Parallelamente questa mattina l'Istituto ha consegnato al Comune di Asti anche le scorte alimentari del bar. I generi alimentari di prima necessità saranno destinati alla mensa sociale.