Attualità - 10 maggio 2020, 18:22

Seconde case: i "vicini" del Piemonte sempre più prossimi alla riapertura

Giovanni Toti (presidente della Liguria) si è detto deciso a riaprire da domani gli spostamenti, purché effettuati all'interno del territorio regionale, e Christian Estrosi (sindaco di Nizza) tra maggio e giugno, ma per Cirio la parola d'ordine continua a essere "prudenza"

Il tema delle seconde case - e, soprattutto, della loro accessibilità - in questo inizio di "fase 2" è certamente tra quelli maggiormente sentiti.

Sono diverse le lettere e le segnalazioni intercettate dalla nostra redazione che auspicano la rapida riapertura degli spostamenti - sinergici e controllati - tra regioni come Piemonte e Liguria, attualmente non ammessi.

La richiesta riguarda per lo più le necessarie opere di manutenzione ma l'arrivo rapido della stagione estiva ovviamente ha il suo peso. Che acquista ulteriormente forza dopo le recenti dichiarazioni di Toti - anticipatarie di alcuni punti dell'ordinanza firmata oggi (domenica 10 maggio) - in cui ammette di voler consentire lo spostamento dei propri conterranei nelle seconde case presenti nella sua regione già a partire da domani (lunedì 11 maggio): "La Liguria vive sul turismo, vive anche grazie agli scambi commerciali tra territori ed è per questo che auspico che il Governo si determini per fornire le linee guida in merito e soprattutto che decida di sbloccare la situazione, soprattutto in vista dell'estate".

Un atteggiamento che rispecchia anche quello tenuto dal sindaco di Nizza Christian Estrosi, che ha dichiarato di prevedere la possibile riapertura delle "sue" seconde case tra fine maggio e inizio giugno.

L'ultima parola sul traffico tra Regioni spetta ovviamente al governo (non è materia decisionale per i governatori) ma la possibilità che i piemontesi possano recarsi prima - e con più facilità - in Francia che in Liguria sembrerebbe esserci: il governatore Cirio si è sempre dimostrato ben più cauto del collega ligure, permettendo lo spostamento nelle seconde case con alcune significative restrizioni.

Insomma, quella delle seconde case e del traffico tra Piemonte, Liguria e Francia continua a essere argomento di discussione anche nell'avvio della "nuova normalità" post Coronavirus. Anzi, diventa ancora più centrale. Una partita ancora aperta, e da giocare in un clima di stagnante incertezza a cui purtroppo negli ultimi mesi siamo stati fin troppo abituati. 

Redazione